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Montenegro: mozione censura e Governo perde la maggioranza

Tensione rapporti con Chiesa serba.Mesi fa cadde altro Esecutivo

21 agosto, 11:16
(ANSA-AFP) - PODGORICA, 21 AGO - Una mozione di sfiducia è stata approvata sabato dal parlamento montenegrino, facendo perdere la maggioranza al governo del Primo ministro Dritan Abazović e aprendo la strada a ulteriori sconvolgimenti politici nella nazione adriatica. La mozione ha ricevuto 50 voti, mentre il resto del parlamento, composto da 81 membri, ha scelto di boicottare il testo, tranne uno che ha votato contro.

"Abbiamo bisogno di elezioni e di un governo stabile", ha dichiarato il promotore della mozione di sfiducia, il deputato Danijel Zivkovic. Questo voto arriva pochi mesi dopo un'altra mozione di sfiducia, che ha fatto cadere un governo di coalizione a febbraio.

Le tensioni politiche in Montenegro sono forti da diverse settimane. In ballo c'è un controverso accordo firmato tra il governo e la Chiesa ortodossa serba (SPC), la religione maggioritaria in questo Paese balcanico. L'accordo prevede la regolamentazione della proprietà di centinaia di monasteri e chiese della CSP in Montenegro. Ma alcuni membri dell'opinione pubblica ritengono che non protegga sufficientemente gli interessi dello Stato.

Il presidente montenegrino Milo Djukanovic è da tempo uno strenuo oppositore della CSP ed è accusato di voler nazionalizzare le proprietà della chiesa. Per settimane, Djukanovic, ora nel campo dell'opposizione, ha usato l'accordo per destabilizzare il governo e premere per elezioni anticipate.

Artefice dell'indipendenza del Montenegro, è determinato a ridurre a tutti i costi l'influenza della CSP nel Paese e sta cercando di cementare un'identità nazionale distinta, anche a costo di creare un'altra Chiesa ortodossa indipendente. Le questioni religiose, molto delicate nel piccolo Paese sul Mare Adriatico che è diventato indipendente dalla Serbia nel 2006, sono una delle ragioni principali della caduta degli ultimi due governi.

Un terzo dei 620.000 abitanti si identifica come serbo e alcuni nazionalisti negano al Montenegro un'identità separata.

La CSP è l'istituzione religiosa dominante, insieme a una Chiesa ortodossa montenegrina che è una minoranza molto piccola e non riconosciuta dal mondo ortodosso, ma i suoi oppositori la accusano di servire gli interessi di Belgrado. str-ds/nzg/roc (ANSA-AFP).

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