(ANSA) - BELGRADO, 17 FEB - Il Kosovo celebra oggi il 12/mo
anniversario della proclamazione di indipendenza dalla Serbia,
con riunioni ufficiali e cerimonie commemorative per i caduti
nella 'guerra di liberazione' contro le forze di Belgrado a fine
anni Novanta. Un ricordo particolare viene dedicato al primo
presidente del Kosovo indipendente Ibrahim Rugova e a Adem
Jasarij, uno dei fondatori dell'Esercito di liberazione del
Kosovo (Uck), la guerriglia indipendentista albanese che
combatté contro i serbi.
"Il Kosovo è oggi un fattore di stabilità nella regione,
raggiunto con tanto lavoro e molte vittime", ha detto il
presidente Hashim Thaci, secondo il quale "il Kosovo è stato
liberato dall'occupazione e dalla repressione della Serbia"
grazie all'Esercito di liberazione del Kosovo e con il sostegno
degli "Stati Uniti, dei paesi europei, di tutto il mondo libero
e democratico, e con l'intervento della Nato". Messaggi di
congratulazioni per l'anniversario dell'indipendenza sono stati
inviati alla dirigenza di Pristina fra gli altri dal segretario
di stato americano Mike Pompeo e dal presidente albanese Iljir
Meta. Di tutt'altro tenore la posizione di Belgrado, che non
riconosce l'indipendenza di quella che continua a considerare
una provincia meridionale della Serbia a maggioranza albanese.
Per Marko Djuric, capo dell'Ufficio governativo serbo per il
Kosovo, con la proclamazione dell'indipendenza 12 anni fa è
stato calpestato il diritto internazionale, mortificata la Carta
delle Nazioni Unite che sancisce l'uguaglianza sovrana di tutti
gli stati membri e vieta cambiamenti dell'integrità
territoriale. La Serbia tuttavia, ha osservato, 12 anni fa non è
stata sconfitta ma ha continuato la sua battaglia a difesa del
suo diritto alla sovranità e integrità territoriale. Il Kosovo è
stato riconosciuto finora da un centinaio di Paesi, compresi
Italia, Usa e la gran parte dei Paesi occidentali, non però da
Serbia, Russia, Cina e cinque stati membri della Ue - Spagna,
Grecia, Romania, Cipro e Slovacchia. Un dialogo facilitato dalla
Ue mirante a normalizzare i rapporti tra Belgrado e Pristina è
interrotto da oltre un anno dopo l'imposizione da parte del
Kosovo di dazi doganali maggiorati del 100% sulle merci serbe.
(ANSA).
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