(ANSA) - SARAJEVO - Il sindaco di Srebrenica, Camil
Durakovic, che si trova in visita a Ginevra su invito del
sindaco della città, ha dichiarato che non tornerà dalla
Svizzera senza Naser Oric, ex comandante militare di Srebrenica,
arrestato ieri a Berna perché colpito da un mandato di cattura
internazionale emesso dalla Serbia.
Durakovic ha detto di temere che si tratti di "baratto
politico" messo in atto da Belgrado, "come è successo l'anno
scorso, quando sulla richiesta di revoca del mandato di cattura
dell'Interpol Serbia contro Oric, al suo nome avevano aggiunto
quello del generale serbo Manojlo Milovanovic", ex vice del
comandante militare dei serbi di Bosnia Ratko Mladic, ora sotto
processo per genocidio e crimini di guerra al Tribunale dell'Aja
(Tpi), mentre Milovanovic è ricercato dalla Croazia per crimini
di guerra.
Oric e altri quattro comandanti della difesa di Srebrenica,
teatro del genocidio, da parte dei serbi, di oltre otto mila
musulmani nel luglio del 1995, sono sospettati di aver commesso
crimini di guerra in due villaggi dell'area, Zalazje e Donji
Potocari, dove avrebbero ucciso nove civili serbi, il 12 luglio
1992. La corte d'appello del Tribunale internazionale dell'Aja,
nel 2008, ha assolto Oric, in via definitiva, dall'accusa di non
aver impedito crimini ai danni di serbi nel 1992 e 1993.
Le Madri di Srebrenica hanno protestato per l'arresto di Oric
oggi a Tuzla e per domani sono annunciate altre manifestazioni
di protesta dei veterani di guerra. (ANSA).
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