(ANSA) - TRIESTE - Il principale fornitore del gas naturale
slovacco, Slovensky plynarensky priemysel (Spp), ha annunciato
un calo del 50% nella fornitura di gas dalla Russia tramite la
stazione Uzhgorod, al confine con l'Ucraina. "Uno strumento di
lotta politica" secondo quanto dichiarato da parte del primo
ministro della Slovacchia, Robert Fico, in una conferenza
stampa.
Dal canto suo, Gazprom ha negato di aver tagliato la quantità
del gas fornita alla Slovacchia: il portavoce del gigante russo,
Sergei Kupriyanov, ha detto che "i livelli di fornitura sono
rimasti stabili negli ultimi 10 giorni" per una quantità
giornaliera di 48,1 milioni di metri cubi. E' la seconda volta
in un mese che Gazprom nega quanto annunciato da Spp; la prima
era stata a settembre, quando il fornitore slovacco aveva
annunciato un taglio del 25%.
Oltre alla Slovacchia, anche altri paesi situati lungo il
confine ovest dell'Ucraina si sono lamentati della diminuzione
della quantità di gas ricevuta. Tra loro Ungheria, Polonia e
Romania. A settembre, in seguito alla minaccia da parte di
Gazprom di tagliare le forniture alla Romania del 10%, il
Ministro dell'energia romeno, Razvan Nicolescu, ha detto che la
Russia stava "giocando con il gas per causare preoccupazioni
nell'Ue". Nello stesso periodo, l'operatore polacco, Gaz System,
ha riferito di ricevere meno gas dalla Russia di quanto aveva
richiesto, causando uno stop nei rifornimenti all'Ucraina. Anche
l'Ungheria, dove la Russia detiene il monopolio, ha recentemente
bloccato la fornitura di gas alla confinante Ucraina in seguito
alle pressioni da parte di Gazprom.
Il gigante russo si è dal canto suo giustificato dicendo che
non era in grado di rispondere all'aumentata richiesta da parte
dell'Ue per via degli stoccaggi sotterranei in vista
dell'inverno.
I paesi dell'Ue stanno riversando il gas all'Ucraina (una
pratica ritenuta illegale da Gazprom) da quando la Russia ha
chiuso i "rubinetti" al Paese con il quale è in conflitto per
via dei debiti accumulati. Le forniture di gas all'Ucraina
dall'Ue sono cresciute del 31,8% nel periodo gennaio-settembre,
secondo i dati pubblicati da parte dell'azienda nazionale del
gas, Ukrtransgaz. Solo a settembre, l'Ucraina ha ricevuto 986
milioni di metri cubi dall'Ue. La quantità più grande è arrivata
proprio dalla Slovacchia (779 milioni), Polonia (117) e Ungheria
(90).
Per risolvere il problema, l'Unione Europea ha offerto di
saldare il debito accumulato da Kiev per il gas fornito da
Gazprom (3,1 miliardi di euro), chiedendo in cambio 5 miliardi
di metri cubi di gas nel corso dell'inverno. L'offerta è ancora
sotto negoziato trilaterale (Bruxelles-Kiev-Mosca). Dopo
l'incontro delle tre parti a Berlino il 26 settembre, da
Bruxelles è stata annunciata una possibile firma dell'accordo
della prossima settimana. (ANSA).
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