(di Cristoforo Spinella)
(ANSA) - ROMA, 18 DIC - "Questa Conferenza degli Ambasciatori
e delle Ambasciatrici sarà un'occasione di condivisione di idee
e scambio di esperienze e individuazione di best practices
sperimentate negli uffici. Sarà anche l'occasione per ascoltare
dalle voci della politica delle indicazioni su cosa il Paese si
aspetta da noi". Alla vigilia dell'appuntamento che dopo l'anno
di pausa forzata per il Covid tornerà a riunire lunedì e martedì
alla Farnesina un centinaio di capi delle missioni diplomatiche
dell'Italia nel mondo, l'Ambasciatore Ettore Sequi, Segretario
generale del Ministero degli Esteri, in un Forum all'ANSA fa il
punto sul ruolo della nostra diplomazia nelle crisi che
attraversano il mondo e nella promozione del sistema Paese
all'estero. Un evento che, ha sottolineato Sequi, permetterà
anche di riflettere sul contributo delle nuove generazioni di
diplomatici, come il console Tommaso Claudi, protagonista a
Kabul nei giorni confusi dell'evacuazione degli occidentali dopo
la presa del potere dei talebani. "Per il suo senso dello Stato,
per la sua freschezza intellettuale - ha detto l'Ambasciatore -
mi ha dato plasticamente l'idea dei nostri giovani: preparati,
idealisti, che non hanno paura di mettersi in gioco, con forte
spirito di servizio per gli altri". "Gli ambasciatori sono un
po' come i giornalisti. L'informazione che entrambi come
categorie eroghiamo è un antidoto contro i fenomeni di
disinformazione. Il ministero degli Esteri vuole essere
un'avanguardia" su questo fronte, ha proseguito Sequi, spiegando
che la Farnesina sta "per lanciare una nuova direzione generale
che si occuperà di diplomazia pubblica e cultura". Rispondendo
alle domande del direttore dell'ANSA Luigi Contu, l'Ambasciatore
ha sottolineato poi gli sforzi della Farnesina per il
rafforzamento del "brand Italia" all'estero. "Se consideriamo
l'incremento del nostro export dal 2020 al 2021 abbiamo già
raggiunto un +20%. Nei primi 9 mesi del 2021 abbiamo raggiunto
un record di 377 miliardi di export, grazie anche ai nostri
avamposti: ambasciate, consolati, uffici Ice, Sace. Il nuovo
approccio del ministero degli Esteri, che si è molto rafforzato
dal 2019 in poi e voluto dal ministro Di Maio, è questa grande
attenzione alla promozione commerciale insieme a quella
culturale". Tra gli orizzonti chiave dell'attività della
Farnesina, ha ricordato Sequi, c'è naturalmente quello
dell'Europa. "Dal punto di vista dell'Italia, vedo un aspetto
cruciale nel lavoro di favorire l'ampliamento ai Paesi dei
Balcani occidentali. L'aspirazione dei giovani di quei Paesi a
entrare nell'Unione europea è sempre più forte. Sono convinto -
ha detto - che un'iniezione di questo entusiasmo e afflato
europeo nelle vene dell'Europa sarebbe molto importante, anche
perché altrimenti quella zona sarebbe aperta a influenze di
altri". Una sfida cruciale in una fase complessa per gli
equilibri internazionali. "Assistiamo a una polarizzazione che è
indicativa di un contrasto tra sistemi democratici e sistemi
autocratici. Noi - ha concluso l'Ambasciatore - dobbiamo
ricordarci che il nostro ancoraggio non è solo geopolitico ma di
valori. La vocazione della nostra politica estera è la capacità
di dialogare con tutti, sempre tenendo conti di questi
ancoraggi. Lo abbiamo visto di recente anche nel G20, e questo
si declina nel multilateralismo". (ANSA).
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