(ANSA) - BELGRADO, 9 MAG - Un tribunale di Podgorica, la
capitale montenegrina, ha condannato oggi in primo grado a pene
detentive fra un anno e mezzo e 15 anni di reclusione 14
persone, fra le quali due nazionalisti russi, riconosciute
responsabili di terrorismo e di tentato colpo di stato messo in
atto il 16 ottobre 2016, nella giornata delle elezioni politiche
in Montenegro.
L'obiettivo finale, stando all'accusa, era quello di impedire
l'adesione del Montenegro alla Nato, avvenuta poi l'anno
successivo nonostante la ferma opposizione della Russia. Il
giudice Suzana Mugosa, presidente del tribunale, ha detto che
gli imputati avevano creato una organizzazione criminale per la
presa del potere mediante atti terroristici e azioni violente,
compresa l'occupazione del Parlamento e l'uccisione dell'allora
premier Milo Djukanovic, attuale presidente del Montenegro. A
Eduard Shishmakov e Vladimir Popov, i due russi considerati
emissari dei servizi di sicurezza di Mosca e che sono stati
giudicati in contumacia, sono state inflitte le condanne piu'
pesanti - rispettivamente 15 e 12 anni di carcere. Gli altri
imputati erano nove cittadini serbi e tre montenegrini,
esponenti di punta del Fronte Democratico (Df), la maggiore
forza di opposizione filoserba e filorussa, contraria
all'integrazione del Montenegro nella Nato. Andrija Mandic e
Milan Knezevic, leader del Df, sono stati condannati entrambi a
cinque anni. Gli imputati hanno sempre parlato di processo
politico a loro carico, con gli avvocati difensori che avevano
chiesto sentenzse di assoluzione per tutti i condannati, che
hanno diritto a presentare ricorso in appello. (ANSA)
© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati