(ANSA) - ATENE, 17 OTT - Il ministro greco per
l'Immigrazione, Notis Mitarachis, ha annunciato che incontrerà
lunedì prossimo il Presidente dell'Assemblea generale delle
Nazioni Unite per sottoporre alla sua attenzione il caso dei 92
migranti che sono stati recuperati dalle autorità greche,
spogliati interamente dei loro vestiti, venerdì scorso lungo il
fiume Evros, nella regione greca della Tracia al confine con la
Turchia. Mitarachis ha annunciato l'incontro durante
un'intervista con la televisione greca Skai, e ha aggiunto di
avere già informato la Commissione europea a proposito della
vicenda. "La Turchia si è trovata in una posizione molto
difficile, poiché le 92 persone sono state trovate da Frontex,
che ha confermato l'incidente" ha dichiarato Mitarachis,
aggiungendo: "Queste persone, purtroppo, sono state sottoposte a
trattamenti degradanti in Turchia. Ora sono in territorio greco
e saranno trasferiti al Centro di registrazione di Fylakio". In
base a quanto dichiarato dalle autorità greche, i 92 migranti,
tutti uomini principalmente di origine afghana e siriana, hanno
testimoniato di essere stati condotti al confine da tre
camionette della Guardia di frontiera turca. Ankara, a sua
volta, nega ogni coinvolgimento nella vicenda e accusa la Grecia
di violare sistematicamente i diritti umani dei richiedenti
asilo con la collaborazione di Frontex. Nella sua intervista, il
ministro Mitarachis ha definito concreto il rischio che la
Turchia strumentalizzi i flussi migratori per mettere in
difficoltà la Grecia. "Nonostante la pressione a cui siamo
sottoposti, quest'anno registriamo il secondo numero più basso
di arrivi che si è verificato negli ultimi dieci anni" ha
annunciato il ministro. "Per avere un'idea, nel 2015 è entrato
nel nostro Paese circa 1 milione di persone, nel 2019 72.000,
l'anno scorso 8.500 e quest'anno 11.000" ha spiegato Mitarachis,
aggiungendo che delle 121 strutture di accoglienza operative in
Grecia, ne sono rimaste solo 34. (ANSA).
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