(ANSA) - PECHINO, 11 APR - La Cina ha confermato l'invio dei
suoi sofisticati sistemi di difesa aerea HQ-22 SAM
(surface-to-air missile) alla Serbia, secondo le anticipazioni
dei media internazionali emerse nel fine settimana, nell'ambito
di "progetti di cooperazione" bilaterale che "non hanno nulla a
che vedere con la situazione attuale" in Ucraina. Lo ha
affermato il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian,
assicurando che la flotta di sei Y-20 usata "ha consegnato
regolari forniture militari" e aggiungendo, nel corso del
briefing quotidiano, che "i progetti di cooperazione annuale
Cina-Serbia non sono rivolti a terzi". L'Esercito popolare di
liberazione "ha di recente effettuato la consegna già
programmata in precedenza". I sei Y-20 da trasporto, che
sorvolano lo spazio aereo di due Paesi Nato (Turchia e
Bulgaria), sono atterrati sabato all'aeroporto civile Nikola
Tesla di Belgrado per consegnare i missili ordinati dalla
Serbia, che ha strettissimi legami con la Russia, nel 2019 il
cui acquisto era stato scoraggiato dagli Usa nel 2020,
avvertendo che l'ingresso nell'Ue o in altre alleanze
occidentali avrebbe comportato l'impiego di sistemi difensivi
con standard più uniformi e occidentali. I missili made in
China, forniti nel mezzo della instabilità dei Balcani, sono
paragonati in prevalenza agli americani Patriot o ai russi
S-300, pur disponendo di una gittata inferiore: 170 km per
un'altitudine di 27 km. La Serbia è il primo Paese europeo a
dotarsi di tali armamenti cinesi. Il governo del presidente
Aleksandar Vucic, appena riconfermato per un nuovo mandato, ha
votato a favore delle risoluzioni Onu di condanna per
l'aggressione russa all'Ucraina, ma ha deciso di non sostenere
le sanzioni internazionali contro Mosca. (ANSA).
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