(ANSA) - BELGRADO, 10 MAR - Il leader serbo-bosniaco Milorad
Dodik, che è membro serbo della presidenza tripartita bosniaca,
ha smentito una sua presunta volontà di secessione e ha
auspicato una accelerazione nella concessione alla
Bosnia-Erzegovina dello status di Paese candidato all'adesione
alla Ue, anche alla luce della crisi generata dal conflitto
armato in Ucraina. Parlando al termine di un incontro che la
ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock ha avuto oggi a
Sarajevo con i tre componenti della presidenza tripartita
bosniaca, Dodik ha detto di aver sollecitato un 'ammorbidimento'
dei vertici Ue a Bruxelles, con la concessione dello status di
Paese candidato, che la Bosnia-Erzegovina non ha ancora ottenuto
a causa principalmente della persistente instabilità politica e
istituzionale legata alle continue diatribe e contrasti fra le
due entità e le tre componenti etniche che compongono il Paese
balcanico nel suo assetto postbellico (serbi, bosgnacchi e
croati). Alla ministra tedesca, ha osservato Dodik citato dai
media regionali, ha sottolineato al tempo stesso che in
Bosnia-Erzegovina non vi sono tendenze secessionistiche, e che
non sono esatte le notizie su una forte instabilità nel paese,
con problemi di sicurezza. "Le ho detto che (in Republika
Srpska) non abbiamo piani di secessione", ha affermato il leader
serbo-bosniaco, aggiungendo che nell'incontro non si è parlato
di eventuali sanzioni nei suoi confronti, una possibilità
evocata in passato dalla stessa Baerbock. Soddisfatto
dell'incontro con la ministra tedesca si è mostrato Sefik
Dzaferovic, membro bosgnacco musulmano della presidenza che, in
dichiarazioni separate, ha parlato di una riunione "importante,
costruttiva e positiva", con la Germania che ha confermato la
volontà di sostenere la Bosnia-Erzegovina nel superamento della
crisi interna, e nel proseguimento del suo percortso verso
l'integrazione in Ue e Nato. (ANSA).
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