(ANSA) - BRUXELLES, 24 GIU - La normativa polacca
sull'abbassamento dell'età per il pensionamento dei giudici
della Corte suprema è contraria al diritto dell'Unione: lo ha
stabilito la Corte di Giustizia della Ue pronunciandosi su un
ricorso presentato contro la Polonia dalla Commissione Ue. "Le
misure controverse violano i principi dell'inamovibilità dei
giudici e dell'indipendenza giudiziaria", scrive la Corte, dando
ragione a Bruxelles che aveva contestato le nuove disposizioni
polacche. La nuova legge sul prepensionamento dei giudici è
entrata in vigore ad aprile 2018, riduce a 65 anni l'età
pensionabile e si applica anche ai giudici nominati prima di
quella data. Secondo la Corte, "l'applicazione della misura di
abbassamento dell'età per il pensionamento dei giudici della
Corte suprema ai giudici in carica presso tale organo
giurisdizionale non è giustificata da una finalità legittima e
lede il principio di inamovibilità dei giudici intrinsecamente
connesso alla loro indipendenza".(ANSA).
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