(ANSA) - BELGRADO, 10 NOV - Il presidente serbo Aleksandar
Vucic ha annunciato nuovi investimenti per il potenziamento e
l'ammodernamento delle Forze armate che sono, ha detto, garanzia
di pace e liberta' per il Paese. Parlando al termine di una
imponente esercitazione militare cominciata due giorni fa e
conclusasi oggi in varie località della Serbia in occasione dei
cento anni dalla fine della Grande Guerra, Vucic ha sottolineato
che le Forze armate non costituiscono una minaccia per nessuno.
"Quello che facciamo a sostegno delle Forze armate ha
l'obiettivo di mantenere il Paese in pace e liberta'", ha detto
il presidente secondo il quale "e' nell'interesse della Serbia
avere un Esercito forte e ben equipaggiato". Vucic ha annunciato
l'arrivo tra l'altro di nuovi velivoli da combattimento,
elicotteri, carri armati e droni. Alla fine del prossimo anno,
ha osservato, si vedranno "gli enormi progressi" che sono
previsti per le Forze armate serbe. "Nessun Paese nella regione,
eccetto forse per la Romania, puo' essere paragonato alla
Serbia", per cio' che riguarda le Forze armate - ha affermato
Vucic, che si e' congratulato con i il ministro della difesa
Aleksandar Vulin e i vertici militari per l'ottima esecuzione
dei programmi dell'esercitazione odierna, svoltasi in una decina
di localita' diverse. Vucic, insieme alla premier Ana Brnabic,
ha assistito al programma centrale delle manovre in una spianata
non lontano da Kraljevo, nella Serbia centrale. In tutto hanno
partecipato circa 8 mila militari, un centinaio di carri armati,
aerei da combattimento MiG-29 donati dalla Russia (velivoli
usati e riadattati a spese di Belgrado), elicotteri.
In Serbia l'anniversario della fine della Grande Guerra è
particolarmente sentito, essendo tra i primi Paesi in Europa in
fatto di perdite umane in rapporto alla popolazione e al numero
di soldati in guerra (i morti furono oltre 1,2 milioni).
Il presidente Vucic sarà domani a Parigi, insieme a decine di
altri leader mondiali, per le celebrazioni ufficiali per i cento
anni della fine del primo conflitto mondiale. (ANSA).
© Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati