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Musica, a Belgrado 'In Hoc Signo' per 1700/o Editto Milano

A chiusura del programma ufficiale delle celebrazioni in Serbia

09 ottobre, 17:11
(ANSA) - BELGRADO - La prima mondiale dell'opera 'In Hoc Signo', composta dall'italiano Don Marco Frisina su libretto di Dejan Miladinovic, ha chiuso al Teatro Nazionale di Belgrado il programma ufficiale delle celebrazioni per il 1700/o anniversario dell'Editto di Milano. Tale importante documento sulla fine delle persecuzioni dei cristiani e l'inizio della liberta' religiosa fu emanato nel 313 d.C. dall'imperatore romano Costantino, originario di Nis, la citta' del sud della Serbia fulcro delle celebrazioni durate nove mesi.

La rappresentazione, commissionata dal Vaticano e alla quale hanno assistito tra gli altri il presidente serbo Tomislav Nikolic e il patriarca ortodosso Irinej, e' stata una novità assoluta dal momento che per la prima volta un'opera composta da un autore straniero e' stata rappresentata al Teatro Nazionale a Belgrado. Don Marco Frisina e' il direttore musicale del Coro della Diocesi Papale, autore di composizioni musicali da lui eseguite dinanzi ai papi Giovanni Paolo secondo e Benedetto XVI.

In Hoc Signo, creata congiuntamente da un componente della chiesa cattolica (Don Marco Frisina) e da uno della chiesa ortodossa (Dejan Miladinovic), racconta la vita di Costantino, dalla nascita alla morte. Molto apprezzata e' stata in particolare l'interpretazione dell'imperatore da parte del giovane baritono Marko Kalajonovic, una delle promesse della lirica serba. Applausi anche per il mezzosoprano Natasa Jovic, sua moglie Saint Helen, mentre Suzana Suvakovic Savic ha interpretato Fausta, seconda moglie di Costantino. (ANSA)
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