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Ucraina: Usa e Russia ai ferri corti

Permangono grandi distanze dopo l'incontro tra Lavrov e Kerry

14 marzo, 18:35
(ANSA) - LONDRA - L'incontro tra il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov a Londra si è concluso senza risultati sperati.

'Non c'e' la stessa visione'' ha dichiarato Lavrov al termine riferendosi alla posizione tra i due Paesi sulla crisi in Ucraina, sottolineando che "la Russia rispetterà il risultato del referendum in Crimea" previsto per domenica. Lavrov ha definito "strumento controproducente" le sanzioni annunciate contro la Russia, ribadendo che "non è nei piani di Mosca invadere l'Ucraina dell'est".

"Non riconosceremo l'esito del referendum in Crimea", ha dichiarato invece il segretario di Stato americano, John Kerry, dopo il colloquio con Lavrov, ribadendo che "ci saranno ''conseguenze'' se la Russia non cambierà corso". Aggiungendo: ''Se avra' luogo il referendum in Crimea ci saranno alcune sanzioni, ci sara' una risposta'', sottolineando di continuare a sperare in una soluzione pacifica. ''Lavrov ha detto chiaramente che il presidente Putin non prendera' decisioni sull'Ucraina se non dopo il referendum di domenica'' ha ancora detto il segretario di Stato americano.

Nel frattempo, da New York, il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha parlato telefonicamente con Putin, rinnovando l'appello a rispettare ''l'unita', l'integrita' territoriale e la sovranita' dell'Ucraina". Per la crisi in Ucraina' serve una soluzione durevole', ha sottolineato Ban Ki-moon, sostenendo di essere "preoccupato" per le conseguenze del referendum. Putin invece ha reso pubblica la sua risposta al segretario Onu attraverso un comunicato del Cremlino, ribadendo cioè che il referendum per sancire la scissione della Crimea dall'Ucraina è conforme ai "principi del diritto internazionale e della Carta dell'Onu". (ANSA).

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