(ANSA) - LUBIANA, 12 NOV - Il ballottaggio delle
presidenziali in programma domenica prossima in Slovenia si
preannuncia piu' incerto di quanto si potesse prevedere. A
sfidarsi saranno Anže Logar, il candidato conservatore che al
primo turno del 23 ottobre ha ottenuto poco meno del 34% dei
voti, e Nataša Pirc Musar, candidata indipendente alla quale e'
andato circa il 27% delle preferenze. Chi dei due si affermera'
, subentrera' al presidente uscente Borut Pahor, che e' giunto
al termine del suo secondo mandato e in base alla costituzione
non poteva piu' ricandidarsi. L'insediamento formale del nuovo
capo dello stato, il cui mandato dura cinque anni, e' in
programma il 23 dicembre. I dibattiti registratisi nel
secondo tempo della campagna elettorale sono stati
caratterizzati da toni tutto sommato civili e corretti, ma
comunque riconducibili a una sorta di schieramento e divisione
politica fra destra e sinistra, incarnati rispettivamente in
Logar, da molti considerato il delfino dell'ex premier
conservatore Janez Janša, e in Pirc Musar, sostanzialmente una
indipendente sulla quale convergono pero' le forze progressiste
e anti-Janša. Secondo alcuni media molti elettori non
andranno a votare perche' non si identificano in nessuno dei
due candidati, ma il dato sull'affluenza del voto anticipato,
svoltosi da martedi' a giovedi' e pari a poco meno del 5% del
totale degli aventi diritto, e' in controtendenza e segnala un
aumento rispetto al primo turno di ottobre, ma anche a confronto
del 2017. Gli ultimi sondaggi convergono nell'indicare un
leggero vantaggio per Pirc Musar, che dovrebbe ottenere 3-4
punti oltre la meta' . Ma il margine e' minimo e la forchetta
degli indecisi potrebbe ancora spostare gli equilibri, in
particolare nel caso di una bassa affluenza che favorirebbe
Logar, la cui base elettorale e' molto solida e disciplinata.
(ANSA).
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