Slovenia: studiosi, premier mina libertà accademica
Lettera aperta a Jansa sottoscritta da più di 160 intellettuali
11 dicembre, 10:56"Desideriamo esprimere la nostra preoccupazione per la mano sempre più pesante che l'attuale governo della Repubblica di Slovenia sotto il Primo Ministro Janez Jansa usa in relazione all''autonomia di studiosi e accademici" nel Paese Ue, si legge nella missiva.
I firmatari hanno sottolineato che, da quando Jansa è diventato premier, nel marzo 2020, il governo si è rifiutato di riconfermare la nomina di diversi direttori di musei e di un direttore di un istituto di ricerca, sostituendoli con "individui con credenziali professionali minori", riducendo in questo modo "l'indipendenza" della ricerca. Inoltre, il progetto di creare un "nuovo Museo dell'indipendenza slovena suggerisce ancor più che ciò che stiamo osservando sia un tentativo di controllare un intero campo accademico". Secondo gli studiosi che hanno firmato la lettera, il Museo sarà solo uno strumento di "propaganda", pensato per promuovere "una narrazione nazionalista sul passato, volta a rafforzare l'agenda ideologica del Primo ministro e del suo Partito democratico sloveno".
"Abbiamo osservato tentativi simili, ampiamente riusciti, in altri paesi europei. Governi con tendenze autoritarie in Polonia, Ungheria, ma anche in Russia hanno utilizzato tattiche simili mentre tentavano, spesso con successo, di controllare e disciplinare la società civile e il mondo accademico. Il nazionalismo sfrenato, i cliché antisemitici, la xenofobia e il disprezzo per le norme democratiche sono diventati parte integrante del modus operandi dell'attuale Primo Ministro" sloveno, si legge nella lettera.
Gli studiosi e gli intellettuali che hanno sostenuto l'iniziativa hanno invitato Jansa a rispettare l'indipendenza di "università e musei". Gli stessi hanno anche auspicato che il "gruppo del Partito popolare europeo al Parlamento europeo" chieda "pubblicamente al governo sloveno di giustificare le proprie recenti azioni e di garantire che la libertà professionale sia protetta in Slovenia ". (ANSA).