(ANSA) - ZAGABRIA, 18 NOV - La Croazia ricorda oggi il 31/mo
anniversario del massacro di Vukovar, città sul Danubio al
confine con la Serbia, simbolo della lotta per l'indipendenza
nazionale, rasa al suolo dalle milizie serbe dopo due mesi di
assedio il 18 novembre del 1991. La commemorazione si è tenuta a
Vukovar con il tradizionale "Corteo del Ricordo" al quale hanno
preso parte circa trentamila persone giunte da ogni parte del
Paese, presenti in particolare i veterani della difesa della
città. Tra i rappresentanti istituzionali e politici c'erano il
premier Andrej Plenković, che tre anni fa ha voluto istituire la
giornata di oggi come giorno festivo, quasi tutti i ministri del
suo governo, il presidente del Parlamento, Gordan Jandroković,
mentre il presidente della Repubblica, Zoran Milanović a Vukovar
si era recato ieri. I rappresentanti della minoranza serba hanno
deposto anch'essi ieri due corone di fiori nel Danubio, una in
memoria delle vittime croate e l'altra di quelle serbe, gesto
che ha suscitato le critiche dei partiti di destra secondo i
quali le commemorazioni del 18 novembre devono essere dedicate
solo alle vittime e alle sofferenze dei croati. "La politica
della riconciliazione e della convivenza pacifica tra i serbi e
i croati non ha alternative", ha detto il premier Plenković,
ricordando però che la Croazia cerca ancora 1.800 scomparsi
nella guerra per l'indipendenza combattuta dal 1991 al 1995.
"Noi non cesseremo mai di cercare gli scomparsi, ma siamo anche
consapevoli che per questo c'è bisogno anche della cooperazione
di quelli che hanno più informazioni di noi, e vivono ora in
Serbia", ha aggiunto. Nell'autunno del 1991 Vukovar fu teatro di
una violentissima battaglia tra croati e i reparti dell'allora
esercito federale jugoslavo controllato dal regime di Slobodan
Milosevic a Belgrado e le milizie serbe locali. Al momento della
caduta della città in mani serbe, 15.000 civili, di cui 2.000
bambini e circa 500 feriti, si nascondevano tra le rovine delle
case distrutte. L'episodio più tragico riguarda il massacro
all'ospedale di Vukovar, dove 264 civili croati, che vi si erano
rifugiati, furono uccisi dalle forze serbe dopo essere stati
torturati. In totale furono 2.717 le persone, militari e civili,
che persero la vita da parte croata nella battaglia per Vukovar,
durata dall'agosto al 18 novembre del 1991. (ANSA).
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