(ANSAmed) - BELGRADO - Le prospettive di un ulteriore
rafforzamento delle relazioni bilaterali, in particolare nel
campo militare e della difesa, il pieno appoggio dell'Italia a
una rapida integrazione europea della Serbia e degli altri Paesi
della regione e le attese per il vertice dei Balcani
occidentali, del prossimo 12 luglio a Trieste, sono stati i temi
al centro dei colloqui che il ministro della difesa Roberta
Pinotti ha avuto oggi a Belgrado con il neopresidente serbo
Aleksandar Vucic e con il suo omologo Zoran Djordjevic. Pinotti
rappresentava l'Italia alla cerimonia ufficiale di insediamento
dell'ex premier Vucic nella sua nuova carica di presidente.
"Il rapporto tra Serbia e Italia è straordinariamente
importante", ha detto ai giornalisti il ministro Pinotti, che ha
ricordato come tra le prime visite all'estero del presidente
Sergio Mattarella vi sia stata proprio la Serbia, la cui
integrazione europea va sostenuta e resa più rapida dal momento
che la stabilità della Serbia contribuisce alla stabilità della
regione e dell'Europa intera. "Questa grande amicizia l'ho
riscontrata oggi con il presidente Vucic", ha osservato Pinotti
secondo cui "storicamente esiste un legame forte tra i nostri
due popoli". Vucic da parte sua, come ha riferito la presidenza
in un comunicato, ha voluto ringraziare il presidente Sergio
Mattarella e il premier Paolo Gentiloni per l'amicizia e il
costante appoggio al cammino europeo di Belgrado. Con il vertice
di Trieste, ha affermato Pinotti, "l'Italia intende impegnarsi a
sostenere con forza il percorso di integrazione europea dei
Balcani occidentali, facendo in modo che venga gestito non solo
in maniera burocratica". "Ho percepito che qui c'è un'attesa
affinché da quel vertice venga una spinta per una accelerazione
del processo di integrazione europea". Con il suo collega della
difesa, Pinotti ha constatato l'ottimo stato della
collaborazione in campo militare, concordando sulla volontà di
un ulteriore ampliamento delle relazioni - che si basano
essenzialmente su scambi fra accademie e ufficiali,
esercitazioni congiunte, partecipazione comune a missioni di
pace. Pinotti ha osservato a questo riguardo come la Serbia
partecipi alla missione Unifil in Libano con propri militari
inquadrati nell'ambito del contingente italiano. Riguardo alla
crisi dei migranti, il ministro ha sottolineato il "grande senso
di responsabilità e capacità di gestione" mostrati dalla Serbia,
mentre l'Italia - ha osservato Pinotti - non vede alcuna
contraddizione nel rapporto molto stretto che la Serbia mantiene
con la Russia, alla quale è legata storicamente e culturalmente.
In realtà, ha detto, "deve essere obiettivo di tutti ritrovare
il dialogo con la Russia e riattivare le relazioni con Mosca".
(ANSAmed).
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