(ANSA) - PRISTINA, 05 SET - La premier serba Ana Brnabic è
giunta oggi in Kosovo per una visita molto attesa e che è
accompagnata da grande mobilitazione mediatica, sia a Pristina
che a Belgrado. Nel settore serbo di Kosovska Mitrovica la
premier è stata accolta da centinaia di abitanti con bandiere
serbe, striscioni e cartelli con scritte e slogan
nazionalpatriottici. 'Benvenuta nella santa terra serba' - si
legge su uno di essi. Si tratta della prima visita in Kosovo di
Brnabic dal 2017, quando divenne la prima donna e la prima
esponente della comunità Lgbt a capo del governo in Serbia. Ad
accompagnarla sono il capo dell'Ufficio governativo serbo per il
Kosovo Petar Petkovic - al quale a più riprese le autorità di
Pristina hanno negato nei mesi scorso il permesso di entrata in
Kosovo - e il direttore del dipartimento informatica e
digitalizzazione del governo serbo Mihailo Jovanovic. "Dal
Kosovo voglio lanciare un chiaro messaggio di pace, stabilità e
tolleranza, e un messaggio anche del presidente Aleksandar Vucic
che saremo sempre a fianco del nostro popolo in Kosovo", ha
detto Brnabic, ricordando la ferma posizione di Belgrado sulla
necessità di creare la Comunità delle municipalità serbe in
Kosovo. A Mitrovica la delegazione di Belgrado tra l'altro
visiterà il locale Centro multimediale, prima proseguire la
visita a Zvecan e Leposavic, altri due dei quattro principali
Comuni del nord del Kosovo a maggioranza serba. L'altro è Zubin
Potok. Prevista anche la visita a un monastero serbo ortodosso.
Per la visita di Brnabic, che incontrerà i vertici di Srpska
Lista, la principale formazione politica dei serbi del Kosovo, è
stato notevolmente rafforzato il pattugliamento da parte della
polizia kosovara, anche ai valichi di frontiera. La Serbia non
riconosce l'indipendenza proclamata unilateralmente il 17
febbraio 2008 dal Kosovo, considerato ancora parte integrante
del suo territorio, provincia meridionale a maggioranza
albanese. Dal 2011 è in corso un faticoso e complicato dialogo
sotto l'egida Ue diretto al raggiungimento di un accordo per la
normalizzazione dei rapporti tra Belgrado e Pristina. L'ultima
intesa raggiunta riguarda i documenti di identità, mentre nessun
accordo è ancora in vista sulle targhe auto, che i serbi devono
sostituire con quelle kosovare. (ANSA).
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