(ANSA) - BUCAREST - La Romania torna nel mirino dell'Ufficio
europeo per la lotta antifrode (OLAF). Il Paese infatti continua
a essere prima in Europa per numero di indagini aperte per
l'utilizzo fraudolento di fondi comunitari. Nel 2017,
l'organismo comunitario ha condotto 11 indagini a carico della
Romania e ha emesso raccomandazioni per otto di esse. Seguono
Ungheria e Polonia, con 10 indagini ciascuna, seguita dalla
Grecia con 9.
Le indagini dell'Olaf, scrive Romania-Insider.com, hanno
messo in evidenza il coinvolgimento di politici e l'utilizzo di
documenti falsificati per sostenere le richieste di rimborso dei
fondi Ue. (ANSA).
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