(ANSA) - BELGRADO, 17 MAG - L'accelerazione del processo di
allargamento della Ue ai Paesi dei Balcani occidentali è al
centro di un vertice regionale apertosi oggi in Slovenia. Si
tratta di una nuova riunione nell'ambito del formato cosiddetto
di Brdo-Brioni, una iniziativa avviata nel 2010 da Slovenia e
Croazia con l'obiettivo di rafforzare la collaborazione
regionale e favorire il cammino degli altri Paesi dei Balcani
occidentali verso l'integrazione nell'Unione europea. Slovenia e
Croazia fanno già parte della Ue, alla quale hanno aderito
rispettivamente nel 2004 e 2013. Con i presidenti sloveno e
croato - Borut Pahor e Zoran Milanovic - al summit che si tiene
a Brdo kod Kranja, non lontano da Lubiana, partecipano i loro
colleghi di Serbia Aleksandar Vucic, Montenegro Milo Djukanovic,
Macedonia del Nord Stevo Pendarovski, Albania Ilije Meta, Kosovo
Vjosa Osmani. Per la Bosnia-Erzegovina sono presenti i tre
membri della presidenza collegiale, Milorad Dodik (serbo),
Zeljko Komsic (croato) e Sefik Dzaferovic (bosgnacco). Tra i
punti in agenda figura il tema controverso di una possibile
revisione delle frontiere nei Balcani su base etnica, emerso con
la diffusione sui media di documenti anonimi nelle scorse
settimane. Una prospettiva che è stata prontamente respinta da
tutti i dirigenti regionali. Si parlerà anche di lotta alla
pandemia e delle prospettive di ripresa economica e sociale dopo
l'auspicato superamento della crisi sanitaria. In vista del
vertice, il presidente sloveno Pahor ha avuto nelle settimane e
mesi scorsi contatti bilaterali con i vari leader della regione.
Al termine dei lavori odierni è attesa l'approvazione di una
dichiarazione comune. (ANSA).
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