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Croazia, estradizione per ex dirigente servizi comunisti

Germania vuole processare Perkovic per omicidio politico 1983

08 gennaio, 16:31
(ANSA) - ZAGABRIA - La magistratura croata ha deciso di accogliere la richiesta della Germania per l'estradizione, in base al mandato d'arresto europeo, di Josip Perkovic, ex alto dirigente dei servizi segreti jugoslavi ricercato per un omicidio politico avvenuto nel 1983. Il caso aveva generato in estate, subito dopo l'ingresso della Croazia nell'Unione europea, una controversia tra il governo di Zagabria e il commissario europeo alla Giustizia, Viviane Reding.

Josip Perkovic è sospettato di coinvolgimento nel 1983, forse come mandante politico, nell'assassinio a Monaco di Baviera di un dissidente croato, Stjepan Djurekovic, emigrato in Germania con l'obiettivo di entrare nelle file dell'emigrazione anticomunista. Dopo la proclamazione dell'indipendenza della Croazia da Belgrado nel 1990, Perkovic divenne capo dei nuovi servizi segreti croati e stretto collaboratore del primo presidente, Franjo Tudjman.

L'avvocato di Perkovic ha annunciato ricorso contro l'estradizione, e la Corte suprema dovrà prendere una decisione definitiva entro tre giorni. Nella prima intervista rilasciata da quando il caso ha generato un largo interesse mediatico, anche all'estero, pubblicata sul quotidiano Vecernji list, Perkovic ha negato ogni collegamento con l'assassinio di Djurekovic, indicando i servizi segreti comunisti della Serbia e del Montenegro come mandanti. La decisione odierna del tribunale croato è stata resa possibile dall'entrata in vigore in Croazia del mandato d'arresto europeo, che fino al primo gennaio non era in linea con le normative europee, circostanza che subito dopo l'ingresso del Paese nella Ue, lo scorso luglio, aveva indotto il commissario Reding a minacciare Zagabria di sanzioni finanziarie. (ANSA).

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