(ANSA) - BRUXELLES, 13 GIU - Si è concluso con un accordo
politico l'incontro tenutosi ieri, su iniziativa del presidente
del Consiglio europeo, Charles Michel, con i leader dei partiti
politici della Bosnia-Erzegovina e i membri della presidenza
tripartita del Paese. Una "intensa giornata di discussioni",
l'ha definita l'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, che
ha partecipato ai lavori, "sfociata in un'intesa volta a ridurre
le tensioni" nel Paese. L'intesa, secondo fonti diplomatiche,
dovrebbe agevolare il riconoscimento dello status di paese
candidato, forse già in occasione del vertice per i Balcani
occidentali del prossimo 23 giugno che si terrà a latere del
Consiglio europeo. I leader, che hanno reiterato il loro impegno
a preservare e costruire uno stato europeo funzionale pacifico,
stabile, sovrano e indipendente, hanno concordato di adottare
"tutte le misure necessarie" per garantire l'organizzazione
efficiente delle elezioni generali in programma il prossimo
ottobre, e a condurre una campagna elettorale "in modo equo,
costruttivo e privo di retorica divisiva e di odio". L'intesa
contiene, poi, una roadmap per le riforme in Bosnia-Erzegovina
richieste da Bruxelles per avanzare nel processo di adesione
all'Ue. In concreto, si tratterà di "adottare urgentemente e non
oltre sei mesi dalla formazione di tutte le autorità"
legislative ed esecutive, una serie di riforme, tra cui quella
elettorale e costituzionale. Nell'accordo, che sottolinea la
necessità di "assicurare il pieno funzionamento delle
istituzioni" bosniache e di promuovere "un ambiente favorevole
alla riconciliazione", si ritorna sulla questione
dell'allineamento di Sarajevo con la politica estera di
sicurezza e di sicurezza comune dell'Ue, un richiamo che
acquista importanza anche alla luce del mancato allineamento
della Bosnia-Erzegovina alle sanzioni Ue contro Mosca.
Altrettanto significativo il riconoscimento da parte dei leader
bosniaci della "importanza del momento politico" e della
"responsabilità verso i cittadini della Bosnia-Erzegovina,
tenendo presente la risoluzione dell'Assemblea dell'Onu
sull'aggressione all'Ucraina". Punto sul quale i rappresentanti
serbo-bosniaci hanno chiesto una discussione e l'eventuale
adozione di una decisione della presidenza della
Bosnia-Erzegovina. (ANSA).
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