Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Contenuto Sponsorizzato

La rete di aiuti e sorrisi

L’8xmille alla Chiesa Cattolica finanzia 8mila progetti per dare speranza a chi l’ha perduta

C’è la locanda San Francesco, a Reggio Emilia, che accoglie chi non ha un tetto sotto il quale dormire. C’è Casa Wanda, a Roma, dove si cura il buio dell’Alzheimer.  E poi centri che accolgono le vittime di violenza, piccole imprese agricole che danno una speranza di lavoro ai più emarginati e le mense, tante mense, che sfornano pasti caldi, spesso l’unico della giornata per le persone in difficoltà. E’ la macchina della solidarietà messa in campo dalla Chiesa cattolica italiana grazie all’8xmille. Una rete silenziosa, fatta di aiuti ma anche di sorrisi, che è attiva in parrocchie e centri Caritas e che si avvale di un esercito di volontari per offrire pasti e ripari, ma anche ascolto, consigli, risate.

La povertà e l’emarginazione sono realtà sempre più diffuse in questa Italia che ha dovuto affrontare prima una lunga crisi economica, poi due anni di pandemia e ora anche gli effetti della guerra in Ucraina che avrà ripercussioni su bollette e conto della spesa. Per questo la Chiesa italiana è da sempre impegnata per alleviare le difficoltà dei più fragili.

La rete di aiuti e sorrisi, 8xmille, chiesa cattolica, Dichiarazione redditi 2022 - citazione 2 © Ansa

A Palermo la mensa San Carlo sforna 110 pasti al giorno e raggiunge chi ha bisogno anche nelle strade. Non ha mai chiuso, neanche nei giorni del lockdown. “Quella porta aperta è stata fondamentale per tanta gente”, racconta una delle volontarie.

CEI 2022: S1 citazione 1

Nei mesi più bui della pandemia sono state quasi due milioni le persone che hanno bussato alle porte della Caritas e il 40 per cento di loro sono i cosiddetti ‘nuovi poveri’, persone che, pur nella precarietà se la cavavano senza bisogno di assistenza. Molti di loro sono rimasti in situazione di povertà, mediamente uno su tre, e nelle grandi città come Roma e Milano la percentuale è anche più alta. Segno che dalla pandemia si sta uscendo ma con ferite nel tessuto sociale ed economico che non sarà semplice rimarginare. 

Sono oltre ottomila i progetti che, ogni anno, si concretizzano in Italia e nei Paesi più poveri del mondo con l’8xmille alla Chiesa. Ci sono le iniziative legate alla carità ma anche la preservazione della bellezza delle chiese, o il sostentamento dei sacerdoti, spesso principale punto di riferimento di tante comunità non solo per la fede ma anche per un aiuto, un incoraggiamento, una spinta ad andare avanti per chi vive la fatica della precarietà quotidiana. La Chiesa per questo chiede ai fedeli ed ai contribuenti italiani una firma, quella sulla casella dell’8xmille che è nella dichiarazione dei redditi. Una firma che non costa nulla (non si pagano più tasse per questo) ma che rende un servizio ai tanti che bussano alle porte delle parrocchie e ai nuovi poveri che hanno allungato le file per avere un pacco dalla Caritas. Per questo lo slogan scelto dalla Conferenza Episcopale italiana quest’anno è: “Non è mai solo una firma. È di più, molto di più”. La firma è un semplice gesto che vale però migliaia di opere. “Vogliamo dare ancora una volta voce alla Chiesa in uscita – afferma il responsabile del Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa Cattolica, Massimo Monzio Compagnoni –motivata da valori che sono quelli del Vangelo: amore, conforto, speranza, accoglienza, annuncio, fede. Chi firma è protagonista nell’opera di sostegno di chi è in difficoltà. Dietro ogni progetto le risorse economiche sono state messe a frutto da sacerdoti, suore, operatori e dai tantissimi volontari, spesso il vero motore dei progetti realizzati”.

La rete di aiuti e sorrisi, 8xmille, chiesa cattolica, Dichiarazione redditi 2022 - citazione 1 © Ansa

Non basta offrire un letto o un pasto caldo. Spesso è necessario aprire le orecchie per ascoltare i dolori, provare a sorridere insieme, condividere un pezzo di strada per alleviare la solitudine che può essere un disagio più profondo che la stessa povertà.

CEI 2022: S1 citazione 2

Tra gli ottomila progetti c’è anche il Galgario: situato in un ex convento del ‘200 parzialmente ristrutturato, non è solo un dormitorio ma anche un luogo di incontro. Realizzata dalla Caritas di Bergamo la struttura accoglie, nel centro storico della città, uomini senza fissa dimora che ricevono ospitalità, conforto e ascolto. “Accogliere gli ultimi – spiega don Roberto Trussardi, direttore della Caritas diocesana - è la nostra missione”. Può accogliere per dormire fino ad 80 persone, soprattutto d’inverno, quando fa più freddo, ma è anche un punto di ‘sosta’ dove fermarsi poche ore per scambiare due parole, bere un tè caldo, giocare a carte, condividere le fatiche di una vita senza soldi e senza nessuno a cui appoggiarsi. “Qui in tanti –  dice don Roberto - trovano un sorriso ed una parola di conforto insieme ad uno spuntino che consente, ai senza tetto, di spezzare il ritmo di una giornata per le vie della solitudine”. E’ aperto 365 giorni l’anno, anche a ferragosto, anche a Natale, e a turnarsi sono una quarantina di persone tra operatori e volontari.

Dal Nord al Sud. A Foggia la Casa dedicata a Madre Teresa di Calcutta accoglie le vittime della violenza, strappandole alla crudeltà della strada. Come nel caso di Loveth, che si è presentata al centro di accoglienza della Caritas quando era incinta di sei mesi. Oggi il piccolo Alessandro ha un anno ed è stato battezzato da don Carmelo, il nuovo parroco di San Salvatore. Quando è arrivata, Loveth ha raccontato una storia di violenza: il compagno, anch’egli nigeriano, la costringeva a prostituirsi ma, una volta rimasta incinta, per amore di sé stessa e della creatura che portava in grembo, ha deciso di uscire dal giro della prostituzione, allontanandosi dall’uomo. La ragazza, che in poco meno di un anno ha imparato l’italiano, seguirà a breve un corso da aiuto cuoca che prevede un successivo inserimento presso uno dei ristoranti in contatto con la Caritas di Foggia. Una svolta per una vita che sembrava finita in un tunnel senza via d’uscita.

A Faenza c’è invece un progetto che dà occupazione ai più fragili: ‘Terra condivisa’. “Il lavoro non dà solo da mangiare – racconta uno dei tirocinanti – ma è un modo per crescere, per questo mi mancava”.

Modifica consenso Cookie