(ANSA) - ROMA, 28 SET - "Nelle aziende l'AI, che sarebbe più
corretto chiamare 'intelligenza umana aumentata', richiede un
permanente bisogno di apprendimento. Occorre acquisire le
competenze necessarie per governare questi sviluppi e
utilizzarli a favore delle nostre imprese e, mentre si
riconoscono le esigenze professionali degli specialisti, bisogna
essere attenti anche all'esigenza di riqualificazione generale
del sistema lavorativo", per ricollocare chi vedrà la propria
attività sostituita da sistemi automatici. Lo ha affermato
Pietro Guindani, presidente di Vodafone Italia e di Asstel,
l'Associazione di categoria delle aziende di telecomunicazioni,
intervenendo al convegno "Intelligenza Artificiale: per una
governance umana".
"Lo sforzo formativo è colossale: occorre arricchire tutti i
percorsi di istruzione, dalla scuola dell'infanzia
all'università, affinché ci siano le capacità di utilizzare le
competenze digitali", ha sottolineato Guindani.
"Questa è una responsabilità che discende innanzitutto
dall'Ue", ha dichiarato Guindani plaudendo al Libro bianco
sull'intelligenza artificiale del febbraio scorso, in cui si
evidenzia la necessità di "offrire corsi di laurea magistrale di
eccellenza a livello mondiale nel campo dell'AI" per "formare i
formatori".
"Questa assunzione di responsabilità da parte dell'Ue
occorre che sia riflessa a livello del ministero dell'Istruzione
in Italia affinché vi sia un investimento differenziale
incrementale molto grande", ha aggiunto il presidente di Asstel.
"Come ha detto il ministro dell'Università Manfredi, le
competenze digitali devono abbracciare tutti i livelli
dell'istruzione scolastica, perché questo è l'unico modo per
mettere in atto un percorso adattivo di chi entrerà nel mercato
del lavoro", affinché sia preparato ad affrontare i cambiamenti
futuri innescati dal continuo sviluppo tecnologico. (ANSA).
Telecomunicazioni, calano ricavi ma boom investimenti
Rapporto Asstel. Guindani, Recovery fund strumento per soluzioni