(ANSA) - ROMA, 13 AGO - Bene l'aggiornamento delle tabelle che adegua i valori del costo del lavoro medio degli addetti ad attività di call center. Così l'Asstel in una nota nella quale si sottolinea che "l'adozione da parte del ministero del Lavoro del Decreto Direttoriale - "costruito attraverso il confronto tra Ministero e Asstel e Organizzazioni Sindacali di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni costituisce un passaggio importante nel percorso di consolidamento di un quadro di regole per le attività di CRM/BPO (management e Business Process Outsourcing ndr) che assicurino le tutele del lavoro, il contrasto alla concorrenza sleale, lo sviluppo delle competenze".
Il Decreto individua il costo medio di riferimento in funzione dei futuri affidamenti da parte di amministrazioni aggiudicatrici ed enti aggiudicatori di servizi di call center. L'aggiornamento delle tabelle - spiega Asstel- "costituisce un tassello di un disegno più ampio, finalizzato ad affrontare in maniera sistemica i temi strutturali del settore".
"Asstel - afferma Laura Di Raimondo, direttore di Asstel Assotelecomunicazioni- ritiene strategico che il settore CRM/BPO colga la sfida e le opportunità di crescita poste dalla trasformazione digitale. In questa direzione l'associazione è fortemente impegnata a favorire l'applicazione delle regole per promuovere la sostenibilità occupazionale e la qualità del lavoro, nonché a creare le premesse per promuovere l'efficienza e la qualità dei servizi in favore dei clienti finali. Ciò comporta che in queste attività - tipicamente "labour intensive" - la competizione fra imprese si concentri sull'innovazione di processo e di prodotto e sullo sviluppo e aggiornamento delle competenze dei lavoratori, anche attraverso la formazione certificata e continua. Il Settore CRM/BPO sta affrontando una sfida strategica: riattivare il circolo virtuoso tra competenze, innovazione, investimenti, servizi e valore".