(ANSA) - MILANO, 26 GIU - "Nei prossimi anni assisteremo a benefici sorprendenti per tutta l'umanità, ma si concretizzerà anche il rischio di una disoccupazione di massa. Servono nuove politiche sociali per affrontare questa sfida, come il reddito minimo universale". Lo ha ripetuto Martin Ford, 'futurologo' statunitense che già nel 2009 ha provato a dimostrare che lo sviluppo della robotica e dell'intelligenza artificiale renderà obsoleta una larga parte del lavoro umano, ospite del Bip Future Forum, organizzato nell'ambito della seconda edizione della Class Digital Experience Week, dedicata alla crescita della conoscenza dell'innovazione digitale. "Il dibattito non si limita quindi - ha spiegato durante il suo intervento Fabio Troiani, co-fondatore e amministratore delegato della società di consulenza - alla robotizzazione dell'industria e dei lavori più autonomi, ma anche noi amministratori delegati dobbiamo chiederci come cambierà il nostro lavoro". "Nel settore manifatturiero, ad esempio, - spiega l'altro cofondatore e ad Carlo Capè - i sensori di fabbrica consentono di prevenire difettosità del prodotto o degli impianti, di robotizzare intere fasi di produzione e logistica. Nel segmento consumer, invece, il costumer journey diviene completamente digitale e multicanale, mentre il settore delle costruzioni è rivoluzionato da case intelligenti e costruzioni ad personam".(ANSA).