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Europei: sorpresa Danimarca, ma l'Inghilterra vuole la finale

Hjulmand: 'Sono molto forti, ma lo siamo anche noi'

Redazione ANSA ROMA

Inghilterra e Danimarca è caccia alla finale. Il bilancio storico della gara parla di 12 vittorie per i britannici, 5 pareggi e appena 4 sconfitte contro gli scandinavi. Ma Kjaer e compagni hanno mostrato, nel corso di Euro 2020, di essere una mina vagante.

L?inghilterra parte favorita nei pronostici. Wembley aspetta la Danimarca con 60mila spettatori che in stragrande maggioranza tiferanno Inghilterra. Un'arma in più per Kane e compagni, già favoriti per i bookmaker e dalla storia della sfida, nella semifinale di Euro 2020.

Ma il ct Kasper Hjulmand alla vigilia del match ha rifiutato l'etichetta di outsider: "Affronteremo una grande squadra. Ho molto rispetto per loro. Il mio omologo Gareth Southgate ha fatto un buon lavoro. Sono forti, hanno molte qualità, molta unità, sono giocatori di esperienza. Ma anche noi siamo una squadra forte e crediamo in noi stessi. Ci avviciniamo a questa partita con molto entusiasmo e speranza. Siamo qui per vincere". Il dramma di Christian Eriksen, quasi morto in campo nella prima partita, si è trasformato in un'iniezione di fiducia, ha compattato la squadra e risvegliato la passione dei sostenitori: "Il supporto che abbiamo ricevuto ci ha dato un'energia in più - ha riconosciuto Hjulmand - Quella che serve per giocare una partita del genere. Certamente daremo il massimo ancora una volta, fiduciosi e sereni, come nelle occasioni precedenti. Crediamo davvero che sarà dura per l'Inghilterra sovrastarci. Nervosi? No, non più del solito. Piuttosto emozionati, eccitati. Non vediamo l'ora che arrivi il fischio d'inizio".

La pressione il ct danese la lascia tutta agli avversari, che si giocano davanti al loro pubblico l'accesso alla finale: "E noi dovremo saper approfittare di questa situazione. C'è una dimensione psicologica nel calcio. Avranno tanti tifosi, ma anche tanta aspettativa, quindi per loro non sarà così semplice". La Danimarca non intende deviare dal cammino che l'ha portata fin qui: "Cerchiamo di prendere l'iniziativa indipendentemente dalla squadra che abbiamo davanti. Vogliamo giocare con coraggio e segnare il primo gol - ha aggiunto Hjulmand - Ovviamente non siamo i favoriti, ma la nostra mentalità non è quella di produrre calcio perdente, solo difendere e sperare. Non ci vediamo come perdenti, vogliamo attaccare ed essere creativi". E poi c'è il dodicesimo in campo. I danesi giocheranno "per" e "con" Eriksen. "Lui è con noi e giochiamo sempre per e con lui, su questo non ci sono dubbi. L'assenza di Christian è pesante, ma è successo qualcosa. Il supporto e la passione del popolo danese hanno fatto sì che abbiamo dato così tanto, ha dato un senso alla nostra lotta. Anche le persone che di solito non seguono il calcio si sono avvicinate e ci hanno spinto avanti". La UEFA ha invitato Eriksen ad assistere alla finale di Euro 2020 a Wembley. Oltre al calciatore, l'organismo calcistico ha invitato alla sfida per il titolo continentale anche i paramedici, che lo scorso 12 giugno al momento del malore durante la partita contro la Finlandia, lo soccorsero immediatamente contribuendo a salvargli la vita.

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