Non e' da questi particolari che si giudica un giocatore. E' la colonna sonora azzurra sul sul tema della lotta al razzismo e il gesto di inginocchiarsi, nato da uno sportivo, Colin Kaepernick, e divenuto simbolo del Black Lives Matter. Venerdi' a Monaco il quarto di finale di Euro 2020 oppone all'Italia di Mancini il Belgio, una delle squadre sin dall'inizio del torneo impegnate nel manifestare prima della partita con quel ginocchio a terra contro ogni forma di razzismo. E la linea azzurra e' definita: "Lo faremo anche noi, per sensibilita' e solidarieta', quando lo faranno gli avversari", aveva chiarito all'ANSA una fonte dirigenziale venerdi' scorso.
Dunque, all'Allianz Arena venerdi' tutti come il Belgio. Ma con la convinzione che le polemiche sollevate attorno ai comportamenti dei giocatori siano eccessive: "Il giudizio sulla sensibilità di tutti i membri della nazionale in difesa dei diritti della persona umana è nel dna azzurro, come provano molteplici iniziative e dichiarazioni in tal senso, e non può essere subordinato all'adesione ad una, non l'unica, manifestazione di sostegno alla lotta anti-razzista", e' tornata a sottolineare la federalcio, parlando esplicitamente di "prevaricazione" a proposito di chi vorrebbe imporre agli azzurri il modo in cui manifestare le proprie convinzioni.
La polemica era nata dopo la terza partita di qualificazione, col Galles: per la prima volta l'Italia si era trovata di fronte a una squadra che aderiva al Black Lives Matter, e cinque giocatori su undici avevano messo il ginocchio a terra. "Non ne avevamo parlato, siamo stati colti un po' di sorpresa - ha ribadito oggi Pessina, uno degli 'inginocchiati' - Ma ora la pensiamo tutti allo stesso modo". E il pensiero e' che ciascuno dovrebbe essere libero di manifestare o non manifestare, nella convinzione che quello non sia l'unico modo di dire no al razzismo. "E' un gesto radical chic", aveva detto dopo il Galles Matteo Salvini. "Vorrei che si inginocchiassero tutti", l'opinione di Gianni Letta, convinto che la scena col Galles fosse "pessima". Specchio perfetto della divisione a meta' dell'opionione pubblica italiana, il cui termometro social aveva registrato critiche (e anche insulti) agli azzurri in piedi e a quelli in ginocchio.
Chiellini a nome degli azzurri ha poi parlato di prossime iniziative della nazionale antirazzismo, sulla linea di quelle di impegno civile del passato, ma con Mancini ha ribadito un concetto: in questo campo c'e' liberta' di scegliere il modo.
"Nel ribadire il suo impegno incondizionato e quello di tutti gli azzurri contro il razzismo e ogni discriminazione", la Figc ha voluto ribadire oggi contro ogni polemica sul passato e sul futuro che "ha ritenuto opportuno lasciare alla squadra la libertà di aderire alla campagna 'Black Lives Matter'": "Come già affermato dal presidente Gabriele Gravina non più tardi di una settimana fa - prosegue la nota - la Figc - ritiene che l'imposizione di qualsivoglia comportamento rappresenti in sé una forma di prevaricazione e sostiene la scelta della squadra in occasione delle gare di Euro 2020, compresa quella con il Belgio di venerdì prossimo. Il giudizio sulla sensibilità di tutti i membri della Nazionale italiana in difesa dei diritti della persona umana è nel dna azzurro, come provano molteplici iniziative e dichiarazioni in tal senso, e non può essere subordinato all'adesione ad una, non l'unica, manifestazione di sostegno alla lotta anti-razzista".