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Show Spagna-Croazia, Morata affonda Modric

5-3 dopo 120' ed emozioni a raffica,iberici ai quarti con merito

Redazione ANSA ROMA

Emozioni per cuori forti a Copenaghen: la Spagna cancella la Croazia dagli Europei con un 5-3 ai supplementari meritato e memorabile. Gli spettatori assistono a tre partite in una: 3-1 per gli iberici e testa ingenuamente ai quarti al 31' st, poi rimonta croata con 3-3 al 47', infine un 1-2 Morata-Oyarzabal che chiude i giochi nel primo supplementare. Ed e' proprio Alvaro Morata il protagonista della corrida di Copenaghen. Dopo gli insulti e le minacce di morte ai figli reagisce da professionista. Sbaglia molto, ma è sempre nel vivo del gioco e segna il gol che spezza la partita. E' anche la vittoria di Luis Enrique che gestisce un organico ricco con coraggio, ma con un pizzico di supponenza. La Croazia con orgoglio supplisce a varie mancanze (ultima quella di Perisic), Modric e' la bandiera e l'esempio, ma le nuove leve non sono all'altezza della vecchia guardia. Neanche un clamoroso errore del portiere Unai Simon riesce a fermare la Spagna di Luis Enrique che governa la partita con le sue abili geometrie ma va sotto per un'autorete di Pedri che solo tecnicamente non si può attribuire al portiere. Gli iberici reagiscono trovando il gol con Sarabia, Azpilicueta e Ferran Torres (su una sbaglio di Gvardiol). Sembra la fine di ogni speranza, ma la Spagna commette l'errore di ritenersi già ai quarti. Dalic mischia le carte e cambia cinque titolari, due di questi, Orsic e Pasalic procurano il miracolo, al 40' e al 47'. Nei supplementari la svolta definitiva col 5-3 finale per la Spagna Un errore che farebbe inorridire anche all'oratorio si prende in avvio. Il portiere basco dell'Athletic Bilbao Unai Simon riceve da Pedri un retropassaggio innocuo, la traiettoria è veloce e il portiere vuole intercettarla di destro. Ne viene fuori una topica spaventosa perché Simon cicca il pallone di interno destro e tra lo stupore di compagni e avversari è un clamoroso 1-0 senza che la Croazia abbia mai tirato in porta e dopo che la Spagna aveva sfiorato il gol con Koke, Ferran Torres e il generoso ma impreciso Morata. L'harakiri clamoroso di Unai Simon manda in tilt la Spagna e la Croazia prende coraggio, organizza attacchi e Vlasic spreca al 26' una buona opportunita'. Poi la Spagna riprende lena e ricomincia ad attaccare con armonia. Al 38' guadagna il meritato pari con una lunga mischia furibonda: forte tiro di Gayà respinto con abilità da Livakovic, ma sulla respinta si avventa Sarabia che conclude in rete. Nella ripresa la Spagna continua ad avere il pallino e raddoppia al 12': a ispirare è sempre Pedri che apre a sinistra a Ferran Torres, cross dal fondo su cui si avventa da testa Azpilicueta che sorprende la compassata difesa croata. Il vantaggio appaga gli spagnoli che cercano di gestire, ma la Croazia cambia passo e con la forza della disperazione cerca il pareggio. Unai Simon prova a lasciarsi alle spalle l'infortunio e riguadagna autostima con una grande parata su Gvardiol al 23'. Ma le speranze croate sembrano infrangersi su un grossolano errore di Gvardiol che si attarda a bere da una borraccia. Pau Torres pesca Ferran Torres che fugge sulla destra, entra in area, superando Gvardiol che non riesce a recuperare e porta i suoi sul 3-1. La Spagna commette l'errore di alzare il piede dall'acceleratore, Luis Enrique fa molti cambi e la Croazia riesce a recuperare col cuore e l'esperienza. Al 40' mischia furiosa con Modric, Azpilicueta salva du Budimir, ma Orsic trova il varco giusto. Al 47 colpo di testa di Pasalic, entrato da pochi minuti, per un clamoroso 3-3 . Nei supplementari saltano tutti gli schemi, la Croazia è più ficcante con l'intraprendente Orsic che al 2' manda di poco alto, poi al 6' costringe Unai Simon a salvare con un grande intervento. La gara si ribalta ancora una volta e stavolta in modo irreversibile. Al 10' Olmo crossa dalla destra per Morata che controlla di destro e insacca con un gran collo sinistro. La Spagna dilaga: al 13' Morata apre per Olmo , cross per Oyarzabal che trova il 5-3. E' il break decisivo. A 1' dalla fine Olmo colpisce un legno, ma la Croazia esce con l'onore delle armi.

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