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Euro 2016, il via tra disagi e paura in Francia

Partenza surreale, Ministro dello Sport smentisce il suo vice sul divieto di schermi fuori da pub e caffè

Redazione ANSA PARIGI

Sottosopra, quasi surreale, la Francia - a piedi, blindata fino ai denti, ricoperta di immondizie - accoglie giocatori e tifosi delle 23 squadre che sfideranno da domani sera i Bleus in un campionato europeo ad alta tensione. Nulla ha fermato il sindacato, anche se oggi alcuni scivoloni, gaffe, di politici e rappresentanti di categoria hanno lasciato capire che la situazione è sfuggita di mano. Al punto che Les Echos, compassato quotidiano economico vicino agli industriali, ironizza con un titolo provocatorio sulla sua edizione on line: "E se la nazionale facesse sciopero?". E prosegue: "dopotutto mancano solo loro: mentre i piloti di Air France cominciano domani il loro sciopero, l'immondizia si ammassa a Parigi a poche ore dal match di apertura dell'Euro, e le metropolitane che portano allo stadio rischiano di essere bloccate, perché non riproporre il numero di Knysna, ai Mondiali del 2010, quando i giocatori si rifiutarono di scendere dal pullman? In questa Francia in cui i blocchi rasentano l'assurdo, un ulteriore tocco di ridicolo non stupirebbe nessuno".

Tafferugli sono scoppiati ieri a Marsiglia tra un gruppo di tifosi inglesi e gruppi di giovani francesi. I britannici, "chiaramente ubriachi" secondo la stampa di Londra, hanno inneggiato slogan come "Isis, dove sei?", e si sono scontrati con gruppi di giovani marsigliesi. La polizia, in tenuta anti-sommossa, è intervenuta con lacrimogeni e manganelli per disperdere i circa 200 tifosi inglesi. A Marsiglia è in programma l'esordio dell'Inghilterra sabato, contro la Russia.

Il quadro è quello descritto: i rifiuti hanno continuato ad accumularsi nelle strade della capitale, con gli addetti alla nettezza urbana in sciopero contro il jobs act. A nulla, o poco, è servito il ricorso in extremis a ditte private. Il traffico ferroviario è stato irregolare a causa di uno sciopero arrivato al 9/o giorno consecutivo, da domani notte scioperano - come annunciato - i piloti di Air France, che hanno rotto per l'ennesima volta le trattative con la direzione. La quale promette di non andare oltre il 30% di voli annullati. Come se l'Euro non esistesse, il clima si surriscalda per la giornata di mobilitazione nazionale e sciopero generale di martedì prossimo, alla quale i sindacati hanno aggiunto quella del 24, giorno del voto in Senato, e del 28. Un percorso di guerra, insomma, per i 2,5 milioni di tifosi che arriveranno per assistere alle partite, addirittura i 7-8 che saranno comunque in Francia in questo mese.

Il sindacato CGT non ha mai mostrato segni di flessione, a parte un'originale sortita del suo leader, Philippe Martinez, che oggi ha affermato che sarebbe "un peccato che l'Euro non fosse una grande festa popolare, negli stadi e nelle fan zone. Ma - ha subito aggiunto - sono i lavoratori che decidono se smettere o continuare nel movimento nello sciopero". Sul piano della sicurezza, l'originalità è stata tutta nel duetto al vertice del ministero dello Sport: prima il sottosegretario Thierry Braillard ha annunciato che il governo avrebbe "vietato" le partite in diretta sulle tv fuori da pub e bistrot: "le forze dell'ordine non possono garantire la sicurezza", aveva aggiunto. Poco dopo, il suo ministro, Patrick Kanner, l'ha corretto e bacchettato: "ha fatto una generalizzazione un po' frettolosa". Divieto, ha precisato, solo per gli schermi giganti non per le tv nei locali pubblici.

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