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Germania, Loew: siamo maturati, quindi vinciamo

19:4126-06-2008

Podolski e Schweinsteiger la trascinano, guru usa la prepara

Germania,  Loew:  siamo maturati,  quindi vinciamo

(ANSA) - VIENNA, 26 GIU - Germania, il grande momento e' arrivato con due anni di ritardo. Ma forse e' giusto cosi', perche' la nazionale del progetto Klinsmann-Loew (che prima di diventare ct era l'assistente del 'californiano') nel suo Mondiale in casa di due anni fa non era ancora pronta. Aveva inserito uomini nuovi e giovani interessanti nel telaio di questa squadra che vince o si piazza sempre, ma non era ancora un'equipe da quarto titolo iridato, quello poi andato all'Italia che l'aveva battuta con merito nella semifinale di Dortmund.

Adesso e' una Germania piu' forte e soprattutto matura, e che per questo e' arrivata, come pronosticato da molti prima dell'inizio del torneo continentale, alla sesta finale europea della sua storia, grazie a qualita' tecnico-tattiche, una preparazione atletica impeccabile per resistenza e brillantezza (merito del guru americano Mark Verstegen e della sua societa' 'Athletes Performance', scoperti da Klinsmann), un grande carattere (non e' stato facile riprendersi dalla botta della sconfitta iniziale contro la Croazia) ed anche un po' di fortuna, quella avuta ieri contro una Turchia che non meritava di perdere ed a cui non e' riuscito l'ennesimo miracolo.

Solo un tecnico prima di Loew era riuscito a centrare la finale europea al primo tentativo da capo-allenatore, ed e' un precedente che incoraggia l'attuale ct, amante delle scalate e soprannominato in patria 'Joghi': Jupp Derwall guido' quella Germania al successo degli Europei, battendo nella finale di Roma il Belgio, grazie alle reti del gigante Horst Hrubesch, quello che poi, assieme a Magath, tre anni dopo con l'Amburgo, stese la Juve nella finale di Coppa Campioni ad Atene.

''Per me essere arrivato in finale e' una cosa meravigliosa - commenta Loew dal ritiro svizzero di Tenero -, a cui tenevo molto: negli anni scorsi, quando ero l'assistente di Klinsmann, ci eravamo sempre fermati a un passo dal traguardo: nel 2005 in Confederations Cup contro il Brasile, nel Mondiale 2006 in semifinale contro l'Italia''.

Stavolta il 'Wunder team' e' passato ed ora Loew sogna di vedere capitan Ballack alzare la Coppa che verra' consegnata da Michel Platini: per la Germania sarebbe la quarta, un record per il calcio d'Europa. ''Contro la Turchia siamo stati anche fortunati - ammette il tecnico tedesco - ma spero che la nostra mentalita' vincente possa essere determinante nella finale di domenica. Quella di ieri a Basilea e' stata una partita molto intensa, in cui non siamo stati brillanti come avremmo voluto, ma abbiamo visto che in questo torneo squadre come Portogallo, Croazia o Olanda non sono riuscite a vincere quando dovevano. L'importante e' continuare a credere in se stessi, avere sempre una mentalita' vincente e, ovviamente, vincere le partite. E poi finalmente avremo meno pressione addosso: abbiamo centrato l'obiettivo minimo di essere in finale''.

Domenica sera Loew disporra' la sua Germania di nuovo con il modulo 4-2-3-1, escludendo quindi ancora il deludente bomber Mario Gomez, e sperando che Podolski e Schweinsteiger, finora i due uomini-chiave, continuino a dimostrare quanto questa squadra e' maturata. Sono i due 23enni del Bayern, piu' che l'uomo-simbolo Michael Ballack, il segreto di questa nazionale tedesca all'ennesima finale della sua storia. (ANSA)

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