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Hiddink, l'ultima stregoneria del giramondo

20:0622-06-2008

Tutti pazzi per Arshavin, ma tirano Pavlyushenko e Torbinski

Hiddink,  l'ultima stregoneria del giramondo

(ANSA) - BASILEA (SVIZZERA), 22 GIU - L'ultima stregoneria di Guus Hiddink si chiama 'Russia-in-semifinale', come non era mai successo in un Europeo da quando l'Unione Sovietica non c'e' piu'. Non solo, ma i giovani che sta ''rieducando'' allo sport, come dice lui, dopo anni difficili senza regole e senza metodi, hanno incantato tutti e adesso puntano ancora piu' in alto. Non corrono ma volano e piu' in alto di tutti ci sono tre star: capitan Arshavin, che dopo l'exploit si e' affrettato a far sapere che lascera' lo Zenit di San Pietroburgo, il centravanti Pavlyushenko e la velocissima ala della Dinamo Mosca, Torbinski.

Mister Hiddink, che si tratti di sudcoreani, di australiani o di giovani russi, e' spesso adorato e mai messo in discussione. I suoi giocatori volano sul campo, non discutono e praticano un calcio aggressivo e moderno. Quale il segreto? La nuova star Arshavin sostiene che ''con il ct c'e' la liberta' che ci vuole, in allenamento devi fare esattamente quello che dice lui ma poi una volta che hai finito non ci sono controlli. Prima era diverso''. E se lo dice uno che afferma di aver proseguito gli studi soprattutto perche' gli piacevano le ragazze del college ci si puo' credere. Semshov, che a 30 anni fa la parte del veterano, spiega che ''e' bellissimo essere allenati da un ct di tale autorita'. Adoro il suo approccio, mi piace come ci allena, il modo che ha di rivolgersi a noi, anche la teoria diventa pratica sul campo''.

''Hiddink, con le sue regole - assicura il ventitreenne Bilyaletdinov - ha cambiato l'atmosfera in nazionale. Prima, quando ero convocato, diventavo nervoso, adesso noi non sentiamo piu' la pressione. Io non penso a nessuno e a niente, faccio il mio gioco fiducioso nei miei mezzi''.

I giocatori devono certo sentirsi protetti se uno come il sessantunenne giramondo si presenta ai giornalisti dopo la lezione impartita all'Olanda, una delle favorite, e afferma che se l'aspettava ''piu' difficile'', perche' ''venivamo da un girone molto forte, soprattutto per la presenza della Spagna''. ''Eravamo meglio di loro tecnicamente, tatticamente e fisicamente, perche' so come si preparano gli olandesi'', ha aggiunto Hiddink, che ha fatto pesare tutti i suoi quasi 20 anni di esperienza in piu' sul connazionale Van Basten.

Arshavin, ispiratore di due gol e autore del terzo, e' l'uomo nuovo del mercato europeo, anche se quelli che conoscono meglio il calcio gia' sapevano di che pasta era fatto il numero 10, soprattutto dopo la storica conquista da parte dello Zenit, letteralmente trascinato da lui, dell'ultima Coppa Uefa. Sulle sue tracce ci sono club inglesi, spagnoli, francesi, tedeschi e, naturalmente, italiani. Dick Advocaat, un altro olandese che e' suo allenatore nello Zenit, ha confermato che, d'accordo con la societa', Arshavin partira' quest'estate. Si parla di Newcastle, Manchester City, Everton e Arsenal se cedera' Adelbayor. ''Certamente andra' via - dice Advocaat - ma al momento quanto ad offerte ricevute la situazione e' stazionaria. Ma certamente e' destinata a cambiare nei prossimi giorni''. Advocaat, anche lui un tipo furbo e gran conoscitore del calcio, sa bene che la clausola di rescissione per Arshavin e' di 13 milioni di euro, chi paga puo' convincerlo.

Un altro proiettato nell'iperspazio dei grandi club dalla cura-Hiddink sembra essere il lungo centravanti Pavlyuchenko, 26 anni, autore ieri del primo gol, lunghe leve ma tanta velocita' e un tiro prontissimo e potente. Il terzo gioiello, Dimitri Torbinski, 24 anni, ha sorpreso un po' tutti perche' pur entrando nel secondo tempo e' partito a razzo trovandosi a memoria. Spettacolare il passaggio per lui a occhi chiusi di Arshavin che ha portato al secondo gol, con tocco inconsueto proprio di Torbinski, fra collo esterno e tacco del piede sinistro. I grandi mercanti del calcio sono al lavoro, esattamente come si gettarono sui giocatori coreani dopo l'esibizione della scuola-Hiddink in Asia e poi sugli australiani guidati da ''Guus the wizard'', lo stregone. (ANSA)

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