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Cannavaro: 'io, la Spagna e Zapatero. . . '

19:5419-06-2008

'Si sbaglia: vinciamo noi 1- 0 ed il sorpasso non esiste'

Cannavaro:  'io,  la Spagna e Zapatero. . . '

(ANSA) - BADEN (AUSTRIA), 19 GIU - ''Vince la Spagna 3-2'', ''No s'impone l'Italia 1-0: che poi a loro un punteggio cosi' fa male anche di piu'''. Sul premier spagnolo Zapatero interviene in tackle Cannavaro. L'hombre del partido, nonostante un recupero veloce dall'infortunio ai legamenti della caviglia sinistra, stavolta non potra' essere lui, che per l'Italia ha alzato una coppa del mondo e in Spagna ha vinto il Pallone d'oro. Il suo ruolo qui in Austria e' solo di capitano non giocatore e nell'occasione consigliere del ct Donadoni. Conosce bene la Spagna, Cannavaro: calcisticamente e come modello sociale. La conosce e l'apprezza, ma sul dibattito in voga ''sorpasso si'-sorpasso no'' lui si dichiara negazionista.

''Ma quale sorpasso? - osserva - io vivo a Madrid e ammetto che li' si sta bene: pulizia nelle strade, sicurezza. I problemi pero' li hanno anche loro. Quanto all'Italia e' il piu' bel paese del mondo, e per me resta meglio della Spagna''. Si schermisce, Cannavaro. Ieri il ct ha rivendicato di conoscere il gioco degli spagnoli meglio di tutti nello staff azzurro, e lui si dice d'accordo. ''Ma si', e' vero: Donadoni non ha bisogno dei miei consigli, ha il suo staff, io sono un calciatore e faccio il capitano, parlo con tutti cercando di dare la carica''.

Poi pero' spiega, motiva, provoca. Ad esempio ha mandato un messaggio a Casillas, ''ma lui non mi ha risposto. Che strano...''. E poi: ''Gli spagnoli? Grande qualita' individuali, molti talenti. Quei due davanti, Torres e Villa, che si incrociano, si cercano molto. Per fermarli ci vuole l'autovelox. Uno ama la profondita', uno torna a fare l'appoggio indietro: questo manda in tilt molti difensori, in una sola occasione possono farti due gol''. Allora ha ragione Zapatero. ''Che c'entra, loro questa grande qualita' la mettono in mostra in certe condizioni. Ma un quarto di finale dell'europeo e' un'altra cosa. Noi siamo piu'bravi a fare gruppo al momento giusto, siamo piu' squadra. Questa dovra' essere la nostra arma vincente. In questi giorni ho rivisto lo spirito del mondiale: senza grandi solisti il gruppo si assembla meglio. Ed anche questa storia della loro facilita' ad andare in rete ha un'altra faccia della medaglia: Toni lavora molto per i compagni e prima o poi, stando alla legge dei grandi numeri, si sblocchera' e comincera' a segnare''.

Da bravo capitano ha parole di comprensione per tutti. Per Chiellini, che seppure involontariamente gli ha precluso la ribalta europea (''resta l'amaro in bocca, ma lui non c'entra: e' irruento? Si', e' vero ma anche io lo ero quando ho cominciato''). Per Cassano: ''Lo vedo bene, ha capito gli errori del passato, e' dimagrito, e per un allenatore adesso e' molto piu' facile farlo giocare''. E piu' in genere per chi ha esordito male contro l'Olanda: ''E' successo anche a me, al mondiale del '98 pareggiamo 2-2 con il Cile, due gol di Salas ed io e Nesta fatti neri dalla critica. Poi pero' ci siamo ripresi, no? Ho rivisto solo oggi i giornali del dopo Olanda: sembravamo bamboccioni, tutti brocchi. Ora siamo di nuovo fenomeni''. Nega che questa sia una nazionale vecchia ed al tramonto. ''Vero, all'estero si da' molto piu' spazio ai giovani rispetto a noi: ma in questa squadra non c'e' una generazione al capolinea. Questo discorso vale molto di piu' per la Francia: nei nostri occhi c'era piu' rabbia e piu' voglia, e in campo si e' visto''.

Le domande su Zapatero lo inseguono, lui preferisce parlare di Villa: ''Io conosco bene Casillas, e' un grande portiere, ma se dovessi togliere un giocatore alla Spagna prenderei Villa: e' rapidissimo, e sotto porta fa veramente male. Noi pero' domenica potremmo segnare subito, e poi sarebbe buona musica...''. Ma la chiusura obbligata e' sull'altra Italia, quella che non ha la maglietta azzurra e non e' certo campione del mondo: ''Da napoletano mi fa molto piacere che abbiano cominciato a ripulire e stiano individuando dei siti per costruire i termovalorizzatori. All'estero ogni immagine che passa dell'Italia e' negativa, ed e' difficile spiegare quello che succede. Poi, anche quando le cose sono passate, finisce che negli occhi altrui rimane qualcosa. Vorra' dire che la cancelleremo vincendo''.

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