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Spagna: domani turn over, pensa gia' a quarti.

19:1317-06-2008

Con Grecia 10 cambi in vista partita con seconda girone Italia

Spagna:  domani turn over,  pensa gia' a quarti.

(ANSA) - SALISBURGO (AUSTRIA), 17 GIU - La Spagna pensa gia' ai quarti di finale, e il popolo del tifo e' con lei. Luis Aragones, dato in partenza per Istanbul, sponda Fenerbahce, al termine di Euro 2008, ha deciso che domani a Salisburgo contro la Grecia, partita del tutto inutile ai fini della classifica del girone D, operera' un massiccio turn-over cambiando dieci undicesimi della sua squadra.

Unico confermato fra i titolari e' Iniesta, ma solo perche' il suo sostituto Cazorla e' alle prese con un problema fisico che non gli avrebbe comunque permesso di giocare. La decisione di mandare in campo la squadra 'B', gia' comunicata alla stampa, ha suscitato immediatamente commenti e sondaggi sui siti sportivi e gran parte dei tifosi si e' schierata a fianco del ct, come dimostra l'87,28% degli internauti espressisi tramite il sito del giornale sportivo 'Marca'. Tutti approvano la scelta del ct e quasi nessuno gli rimprovera' piu' le mancate convocazioni dei madridisti Raul e Guti.

Aragones ha gia' Vienna in testa e la sfida dei quarti di domenica 22 all'Happel Stadion in cui affrontera' la seconda del gruppo C (quello dell'Italia): li' si' che la Spagna tornera' a mostrare il suo vero volto, quello che finora ha entusiasmato giocando un calcio divertente nel segno della coppia d'attacco, molto ben assortita, Fernando Torres-Villa, prossimi re del calciomercato. Nello stadio della capitale austriaca 'la Roja' cerchera' di sfatare una sorta di maledizione, che colpisce ogni volta che nei grandi tornei arriva al 'dentro o fuori': non vince qualcosa dagli Europei del 1964, quando trionfo' al Bernabeu davanti al 'Caudillo' Franco. Da allora e' riuscita ad andare in finale solo una volta, venti anni dopo (1984) e sempre nella competizione continentale: ma la generazione dei 'baschi d'oro' di meta' degli anni '80, gli Arconada, Zamora, Satrustegui e Lopez Ufarte, che in quella nazionale conviveva a forza con i colleghi di Real e Barcellona, dovette arrendersi al genio della Francia di Michel Platini, fuoriclasse che quell' anno risulto' invincibile. Il ko piu' amaro rimane quello mondiale del 2002, contro la Corea del Sud, vincitrice ai rigori dopo che gli spagnoli ne avevano subite di tutti i colori dalla terna arbitrale.

Adesso il vento sembra cambiato, a Euro 2008 c'e' una Spagna che, stando alle ultime quotazioni di mercato, vale ben 435 milioni di euro e ha un'eta' media molto bassa (26,4), battuta in questo solo dalla Russia (26,1). E' un gruppo che secondo molti osservatori dovrebbe dare il meglio di se' ai Mondiali del 2010 in Sudafrica, ma evidentemente a Madrid e dintorni hanno deciso che forse era il caso di anticipare i tempi. Ragionamento logico se si pensa che quasi tutti i titolari della nazionale di Aragones a livello di Under 17, Under 20 o Olimpica (Sydney 2000) hanno vinto titoli mondiali, europei o medaglie d'argento. Il fatto che adesso possano imporsi a livello assoluto sarebbe semplicemente il compimento d'un ciclo, avversaria dei quarti il 22 a Vienna permettendo. Quel giorno torneranno i vari Torres, Sergio Ramos, Casillas, Puyol, Villa, Xavi, Senna, Silva (indicato da Mourinho per l'Inter, ora si sta curando perche' acciaccato). Domani invece la Spagna si schierera' con Reina, Arbeloa, Albiol, Juanito, Fernando Navarro, Xabi Alonso, Fabregas, De La Red, Iniesta, Sergio Garcia, Guiza. Saranno loro a dover far continuare la striscia positiva ora ferma a 18 partite (16 vittorie e due pareggi), e ce la metteranno tutta anche perche' ci saranno dirigenti, osservatori e operatori di mercato (la Juve per Xabi Alonso, la Roma per Guiza) arrivati nella citta' di Mozart appositamente per loro. Va bene quindi il turn-over, ma contro la Grecia dell'appena confermato Rehhagel le brutte figure non sono ammesse.

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