BRUXELLES - Garantire un approccio coordinato in tutta Europa per ridurre al minimo l'impatto della crisi provocata dal coronavirus sul settore musicale indipendente. E' l'appello lanciato da Impala, l'organizzazione che rappresenta le aziende europee di musica indipendente. "L'Ue e i governi nazionali stanno reagendo a ritmi diversi. Sono in gioco posti di lavoro, creatività e diversità culturale. La musica e la cultura devono essere riconosciute come prioritarie", scrive l'organizzazione in una nota. Impala ha istituito una task force sul Covid-19 che ha pubblicato un pacchetto di raccomandazioni per un'azione a livello Ue, nazionale e settoriale per proteggere il settore musicale.
In particolare, Impala chiede all'Unione di "monitorare le risposte nazionali per garantire un livello minimo di sostegno in tutta Europa e fornire incentivi fiscali per promuovere la crescita post crisi". La musica e il mondo culturale sono i primi settori a essere stati colpiti dalla crisi, rappresentano il 4,4% del Pil dell'Ue e 12 milioni di posti di lavoro a tempo pieno. "L'Ue dovrebbe monitorare ciò che sta accadendo a livello nazionale - dichiara Francesca Trainini, presidente di Impala e della task force - L'Italia è solo un esempio dei settori musicali che stanno crollando". Un appello è rivolto anche agli attori digitali, alle società di gestione collettiva e ai media per attuare misure specifiche a supporto del mondo musicale.