BRUXELLES - Gli editori Ue, riuniti nelle associazioni ENPA ed EMMA, "accolgono con favore" il sostegno espresso dai ministri di numerosi Paesi tra cui Italia, Germania, Grecia, Spagna, Portogallo, Danimarca, al collega francese che ha illustrato la situazione dopo l'entrata in vigore della direttiva sul Copyright.
La trasposizione della direttiva in Francia, spiegano gli editori, ha spinto Google a una reazione immediata: in modo unilaterale ha cambiato le impostazioni e si è rifiutato di negoziare accordi di licenza con gli editori per l'utilizzo dei loro contenuti.
Il ministro francese della Cultura Franck Riester, spiegano ancora gli editori, ha sottolineato come questa situazione rivela gli squilibri del mercato che richiedono un intervento appropriato a livello europeo. EMMA, ENPA ed alcune sigle sindacali hanno presentato due ricorsi per abuso di posizione dominante all'autorità francese della concorrenza a sostegno della sua indagine preliminare avviata il 2 ottobre.
Gli editori Ue rinnovano la solidarietà con i colleghi francesi e tornano a chiedere alla Ue di assumere un ruolo proattivo per mettere fine a questi "squilibri che gli editori europei subiscono di fronte alle piattaforme dominanti". Al termine del Consiglio cultura ieri a Bruxelles, EMMA ed ENPA hanno ospitato uno scambio informale tra ministri ed editori per condividere idee su come limitare il potere delle piattaforme e consentire una concorrenza equa.