di Redazione ANSA

Verso una società digitale

Il 2017 sarà l’anno della svolta per il mercato unico digitale, non solo perché dal 15 giugno sono stati eliminati i sovraccosti di roaming, ma anche perché l’Unione europea ha in cantiere importanti iniziative su geoblocking, portabilità dei contenuti online, 5G, privacy e copyright.

 

Gli obiettivi

Gli obiettivi

Il presidente Jean-Claude Juncker ha messo la creazione di un “mercato unico del digitale connesso” fra le dieci priorità del suo mandato quinquennale. Nel maggio 2015 la Commissione Ue ha pubblicato la sua tabella di marcia, che si basa su tre aree prioritarie: migliorare l’accesso a beni e servizi online, creare un contesto favorevole allo sviluppo di reti digitali e servizi innovativi, e massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale. Nel settembre 2016, in occasione del discorso sullo stato dell’Unione del presidente Juncker, la Commissione ha presentato la sua proposta di riforma delle norme Ue sulle telecomunicazioni. Questa prevede di dotare di una connettività Gigabit ai “principali motori socioeconomici” della società entro il 2025, dare una migliore connessione a tutte le famiglie europee e far arrivare il 5G nelle aree urbane dell’Ue.

 

 


Gli strumenti

Roaming

La annunciata cancellazione dei sovraccosti di roaming per chiamate, sms e navigazione internet è diventata realtà il 15 giugno di quest’anno, grazie anche all’accordo raggiunto sui prezzi all’ingrosso. Si tratta di un tassello fondamentale per le mosse successive previste da Bruxelles, che ha cominciato il 2017 svelando la propria proposta sulla e-privacy, che riguarda in particolare gli operatori di telefonia non tradizionali (come Skype e Viber) e regole semplificate per i ‘cookies’. L’obiettivo per quest’anno è arrivare a chiudere i negoziati fra le istituzioni comunitarie su dossier chiave come geoblocking, e-book con Iva ridotta come i libri cartacei, riforma del sistema dei diritti d’autore su internet, e interventi nel settore audiovisivo per favorire l’accessibilità di film e programmi tv online anche da altri Paesi Ue. Nell’attesa, un giorno, di completare il mercato unico digitale consentendo l'acquisto transfrontaliero anche di tutto ciò che è digitale e protetto da copyright, come musica, film, app, e giochi. Dopo l’accordo informale raggiunto a dicembre, nei primi mesi del 2017 viene anche ufficializzata la normativa Ue per favorire l’arrivo del 5G in tutta Europa.

 


Le opportunità

Mercato unico digitale - fonte: EC

Oggi, solo il 15% dei cittadini europei effettua acquisti online da un altro Stato membro, e appena il 7% delle pmi vende all’estero, mentre, secondo Bruxelles, nel futuro prossimo il 90% dei lavori richiederanno competenze digitali. La creazione di un mercato unico digitale potrà affrontare questi scenari, permettendo ai consumatori di risparmiare fino a 11 miliardi facendo shopping online, e alle pmi di risparmiare 9mila euro in spese legali e di traduzione per ogni mercato in cui operano, grazie all’armonizzazione delle norme nell’Ue. Inoltre, secondo le stime Ue, in Europa sarà creata crescita economica per 415 miliardi di euro e centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.