GERUSALEMME - Due tensostrutture open space per una capienza fino a 200 persone, un parco giochi per bambini e alcuni locali semipermanenti dedicati alla formazione e ai campi estivi. E' il campus polivalente della Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) inaugurato oggi a Khan Younis, nella parte sud della Striscia di Gaza e realizzato in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, Danese e la Mezzaluna Rossa del Qatar. L'opera - ha spiegato la Cri - sostituisce la vecchia struttura dove, dal 2005, sono stati portati avanti progetti di supporto psico-sociale alla comunità locale e dove vengono garantiti da più di 10 anni laboratori con personale specializzato, attività ludico-ricreative per i bambini e attività di formazione e training per i volontari. La struttura sorge sulla spiaggia di Qarara, a pochi chilometri dal campo per rifugiati di Khan Younis dove risiede il maggior numero di bambini, già sostenuti dalla Mezzaluna Rossa Palestinese, che ora "potranno godere di spazi più confortevoli e adeguati alle loro necessità".
L'attività di supporto psicosociale nasce nel 2005 grazie alla volontà della Croce Rossa Italiana, con il suo delegato internazionale Gian Marco Onorato (cui è stato intitolato il parco giochi del campus), di creare il Dipartimento per le Attività psicosociali a Hebron (Cisgiordania) e a Gaza in risposta alla situazione di conflitto permanente. Ogni anno - secondo i dati della Cri - sono seguiti circa 18.000 bambini e lo scopo principale è appunto "quello di migliorare il benessere psicosociale della popolazione, riducendo i costi della diagnostica e delle terapie nell'assistenza sanitaria, migliorando le condizioni di salute di donne e bambini, fornendo servizi medici complementari". A Gaza - ha ricordato la Cri - beneficiano di queste attività circa 30mila persone tra bambini e adulti, in Cisgiordania almeno 32mila. "A Gaza - ha osservato Gian Marco Onorato, l'ex delegato internazionale della Croce Rossa, presente all'inaugurazione - è tutto estremamente difficile. Questo è un progetto che è nato nelle idee 8 anni fa. Finalmente ce l'abbiamo fatta. Ci sono bambini qui che da quando sono nati hanno conosciuto solo guerra, segregazione e bombardamenti. Con i nostri programmi - ha concluso - e ora con questo bellissimo campus promuoviamo la cultura della non violenza e della pace, dando una risposta concreta ai loro bisogni".