Col supporto della "Fondazione Terzo Pilastro Internazionale" di Roma, che si occupa di sanità, ricerca, assistenza, istruzione, formazione, arte e cultura per connettere i Paesi mediterranei, l'alleanza si è concretizzata nel progetto "MediterranEu - Giovani che cambiano il mondo", di cui sono partner anche Comune di Alghero e Fondazione Alghero. Coordinato dal suo ideatore, Stefano Cucca, il progetto promuove nuove forme di imprenditoria giovanile, con ricadute positive su tutta l'area euro-mediterranea. Per i ragazzi provenienti da Caucaso, Africa sub sahariana e Medio Oriente, la Sardegna è stata un incubatore d'idee ad alto tasso di sostenibilità, diventate progetti ad alto impatto socio-economico e basso impatto ambientale. Domani, 30 aprile, alle 11 saranno i protagonisti del live streaming sui canali YouTube e Facebook di Rumundu, Comune di Alghero e La Nuova Sardegna.
Ambasciatori di una nuova visione del Mediterraneo e dello sviluppo, si confronteranno con la viceministra dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, che parlerà di Smarter Italy e delle azioni del Comitato interministeriale per la Transizione ecologica. Dialogheranno con Diana Battaggia, head dell'Onu per lo Sviluppo Industriale, Tommaso Murè, policy advisor della presidenza del Consiglio dei ministri, e Giulia Parenti, youth delegate per l'Italia alle Nazioni Unite. Il processo innescato con "MediterranEu - Giovani che cambiano il mondo" genera effetti positivi anche sul territorio che ospita il laboratorio di idee: la Sardegna scopre di poter giocare - per la posizione e per le competenze delle nuove generazioni - un ruolo centrale nei processi presenti e futuri di cooperazione. Epicentro è il nord ovest dell'Isola, che sperimenta la possibilità di essere ripensato dai giovani attraverso princìpi, idee e valori declinati al futuro. Trenta giovani sardi si sono formati in tre mesi con Rumundu per promuovere la comunicazione responsabile sui social. Studenti tra i 14 e i 17 anni sono così diventati comunità educante per i più piccoli, i coetanei e gli adulti, usando il social Tik Tok per veicolare messaggi legati a sostenibilità, riciclo e buone pratiche con video che, una volta diventati virali, favoriscano la nascita di una community responsabile e virtuosa. A misura di giovani che vogliono cambiare il mondo e di mondi che vogliono essere cambiati.
(ANSA).