NAPOLI - Ci sarà una riflessione sulla Bosnia tra i momenti più attesi del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli che si apre oggi con un ricco programma di eventi nazionali e internazionali che coinvolgeranno l'intera città, in quartieri, scuole, università e associazioni.
A venti anni dai tragici fatti di Srebrenica, il Festival partenopeo dedica infatti, nella mattinata dell'11 novembre, un evento speciale dedicato alla Bosnia in collaborazione con Amnesty International Italia e l'Atlante dei Conflitti: protagonisti saranno gli allievi delle scuole medie superiori di Napoli, per trasmettere a loro, che non erano nati nel '95, il ricordo del massacro di Srebrenica. Si parlerà della tragedia ma ci sarà anche uno sguardo diverso sulla Bosnia contemporanea con le proiezioni del film "Zelenkovac" di Michele Giuseppone e Daniele Canepa e un teaser di "DERT", documentario di Mario e Stefano Martone in via di realizzazione.
Nel primo, un documentario autoprodotto, gli autori raccontano l'eco-villaggo di Zelenkovac, costruito tra i boschi delle montagne bosniache, "gemma che si distingue come modello di tolleranza", spiegano gli autori che hanno voluto raccontare della Bosnia, definita "il più grande cantiere del male in Europa dopo la II Guerra Mondiale", la storia del fondatore di Zelenkovac, Borislav "Boro" Janković, che è riuscito "a creare uno spazio armonioso in una terra ancora così sofferente", raccontano gli autori. "Volevo dimostrare che ognuno ha il diritto di vivere nel posto in cui è nato", afferma con convinzione Boro nel documentario che rifiuta di presentare soltanto il lato drammatico della Bosnia, senza offrire una minima possibilità di speranza di cambiamento. "Sarebbe - affermano gli autori - il miglior modo per darla vinta a chi, sulla guerra prima e sull'appropriazione indebita di risorse poi, ha marciato e continua a marciare in Bosnia".
La giornata sarà completata da un incontro con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, il fotografo Mario Boccia e il giornalista Rai Raffaele Crocco che parleranno ai ragazzi dell'assedio e della conquista di Srebrenica da parte dell'esercito serbo-bosniaco che portò alla morte di circa settemila uomini e ragazzi bosniaci di religione musulmana.
Ma le sei giornate del Festival napoletano proporranno anche tanti altri eventi con 5 prime visioni nazionali, 25 film, documentari e cortometraggi in concorso e 25 fuori concorso, opere di 4 Paesi ospiti (India, Messico, Argentina, USA), 50 ospiti tra registi, testimoni, esperti.