(ANSA) - VENEZIA, 22 MAR - In Veneto le donne lavorano di più
rispetto al 2019, ma il loro è un lavoro povero, retribuito meno
degli uomini a parità di mansione, precario e part-time.
E' quanto emerge da un rapporto di Ires Veneto che ha
elaborato dati sull'occupazione femminile in Veneto, analizzando
i numeri forniti da Istat, Veneto lavoro ed Inps.
"Siamo ancora ben lontani dalla parità di genere e questo è
evidente a partire dalle retribuzioni - dice Tiziana Basso,
Segretaria generale della Cgil Veneto di cui Ires è
un'emanazione - dal punto di vista salariale, la differenza tra
lavoratrici e lavoratori qualificati come impiegati è del 23%,
per gli operai del 19%, dirigenti del 16% e quadri del 14%.
Andando nello specifico, un'impiegata donna guadagna circa 9mila
euro lorde in meno all'anno di un suo collega uomo. Le donne
venete sono quindi povere come lavoratrici e, in futuro, più
povere anche come pensionate perché questo gap salariale avrà
gravi ripercussioni anche dal punto di vista previdenziale".
Per quanto riguarda i contratti di lavoro, dal 2019 al 2022
la differenza tra il tasso di occupazione maschile e il tasso di
occupazione femminile si è ridotta in Veneto passando dal 17
punti percentuale a 15,9%, mentre in Italia è aumentata da 17,8
punti a 18,1 punti. (ANSA).
Il lavoro femminile in Veneto cresce ma è sottopagato
Ricerca di Ires, gap con uomini non accenna a diminuire