Veneto

Comitati privati per Venezia, cambiare narrazione città

Diversificare l'economia e spingere sulla qualità della vita

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 22 MAR - Cambiare la narrativa di Venezia, sia al suo interno che verso l'esterno, passando dal racconto di una città a rischio a quello di una città che può e deve essere laboratorio capace di identificare iniziative anche replicabili legate dal filo rosso della sostenibilità; è questo il punto di partenza per lavorare fattivamente al futuro di Venezia. E' quanto emerso dal laboratorio di incontri promossi dai Comitati Privati Internazionali per la Salvaguardia di Venezia su iniziativa di Federica Olivares, Socia onoraria dei Comitati, sostenuto da lei e da Simon Mordant e condotti da alcuni dei maggiori esperti internazionali di trasformazione urbana.
    Il progetto di analisi e confronto è nato in seno ai Comitati Privati con l'obiettivo di formulare una piattaforma di idee attuabili e utili alla creazione di scenari sostenibili per "i futuri" di Venezia basati sulla cultura e la presenza dei giovani e si è configurato come un intenso seminario i cui risultati potranno essere tradotti in iniziative anche dei singoli Comitati che vogliano indirizzare la propria azione secondo questa prospettiva, accompagnandola all'azione di salvaguardia materiale che li caratterizza.
    Da questi incontri è emersa una forte visione condivisa delle sfide più rilevanti per Venezia, così riassumibili: trattenere la popolazione e farla crescere; diversificare l'economia; trovare urgenti soluzioni per la sostenibilità ambientale, il costo della vita, l'overtourism. Tutti gli interlocutori hanno sottolineato anche i grandi punti di forza di Venezia: il suo patrimonio culturale, la sua storia, l'arte, la bellezza, la qualità della vita in una città che si percorre a piedi, antesignana della città dei 15 minuti, una città sull'acqua con comunità molto dinamiche. (ANSA).
   

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