Veneto

Il Padiglione Italia porta l'arte dell'ascolto in Biennale

Bartolini: "Il suono è relazione e dialettica"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 FEB - Un progetto dal forte carattere "sonoro", fatto di poche immagini ma di tante vibrazioni: una porta aperta all'ascolto, in senso letterale e metaforico. Si intitola "Due qui / To Hear" il progetto del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia che ha il suo nucleo centrale in una grande installazione sonora e ambientale di Massimo Bartolini.
    Un progetto "dal forte carattere esperienziale e che pare dirci: ci si incontra per ascoltarci" dice il curatore del padiglione, Luca Cerizza, che ha riportato Bartolini in Biennale dopo la sua partecipazione al Padiglione Italia dell'edizione del 2013 e sottolinea l'invito a giocare sull'assonanza tra "Two here" (Due Qui) e "To hear" (sentire/udire) che suggerisce il titolo dell'esposizione sulla natura relazionale del suono. In un percorso potenzialmente circolare, due figure introducono gli spazi del progetto: gli alberi del Giardino delle Vergini e un Bodhisattva Pensieroso, una figura tipica dell'iconografia buddista che, una volta raggiunta l'illuminazione, vi rinuncia volontariamente per indicare la via agli altri esseri umani. "Una semi-divinità che pensa, un aspetto che considero cruciale. L'ascolto è dialettica e, in questo momento, è qualcosa di fondamentale" dice Bartolini che invita alla predisposizione all'ascolto, anche perché "l'ascolto è sensibile a tutto quello che ci circonda, che sta intorno.
    Mentre il visivo è ciò che ti sta di fronte". L'albero che è connesso attraverso le radici o il Bodhisattva che sta seduto a pensare incarnano le due forme di relazione, anche se sembrano rappresentare momenti di immobilità. Intorno a loro e con loro si delineano le opere che aprono e chiudono il progetto, che ha il suo centro in una grande installazione sonora attraversabile dal pubblico. "La pratica dell'ascolto, che contraddistinguerà l'installazione Due qui / To Hear, stimolerà il pubblico all'introspezione che predispone al ritrovamento di sé, presupposto ineludibile per accogliere l'altro: il giusto viatico a una Biennale che rinnoverà per Venezia il ruolo di capitale mondiale dell'arte contemporanea" osserva il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. (ANSA).
   

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