Veneto

Meloni riceverà il 15enne tra ideatori mascotte

Domani incontro a Palazzo Chigi dopo l'esperienza a Sanremo

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANZARO, 08 FEB - Sarà ricevuto domani a mezzogiorno, a Palazzo Chigi, dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Federico, ex alunno dell'Istituto comprensivo di Taverna, in provincia di Catanzaro, ideatore, insieme ai coetanei Aurora Munizza, Sara Godino, Tommaso Pascuzzi e Francesco Angotti, del soggetto scelto per la mascotte dei giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano-Cortina 2026.
    I due ermellini, Tina e Milo, diminutivi delle due città che ospiteranno i Giochi, pensati dagli ideatori come simboli di apertura e integrazione, ideati dagli studenti calabresi nell'anno scolastico 2021-2022, sono stati presentati ieri sul palco dell'Ariston da Federico e da Amadeus nel corso della seconda serata del 74mo Festival della Canzone italiana di Sanremo.
    Federico, 15 anni, studente al secondo anno del liceo scientifico "Siciliani" di Catanzaro, contattato dall'ANSA, è accanto alla madre, Rosamaria Parrotta. É ancora molto emozionato per le sensazione che ha vissuto ieri sera. "É stata un'esperienza straordinaria e molto coinvolgente - dice - essere lì, sul palco dell'Ariston con Amadeus, davanti a milioni di telespettatori. Non riesco nemmeno a trovare le parole per raccontare quello che si prova".
    Il conduttore del festival, presentando Federico, ha parlato di un ragazzo "forte e agguerrito". Mentre il sedicenne ha sottolineato "l'importanza del gioco di squadra".
    Il bozzetto dei due ermellini, impostosi con il 53% dei consensi nel sondaggio lanciato nell'ambito del concorso di idee "la Scuola per la mascotte di MIlano Cortina 2026", sarà affiancato dall'altro disegno costituito dalla coppia di fiori, un bucaneve e una stella alpina, realizzato dagli studenti dell'Istituto comprensivo "Sabin" di Segrate (Milano).
    "Prima di andare a Sanremo - aggiunge Federico - siamo stati nella sede del Comitato Milano Cortina a Milano assieme al presidente del Coni, Giovani Malagò, e a tutto lo staff. Davvero qualcosa di inatteso ed inimmaginabile". (ANSA).
   

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