Veneto

A Berlino l'Arena di Verona presenta la sua nuova Aida

Il 16 giugno aprirà la centesima stagione nel celebre anfiteatro

Redazione Ansa

(ANSA) - BERLINO, 06 GIU - La chiamano la regina dell'Arena, e quest'anno sarà proprio Aida a lanciare la centesima stagione nel celebre anfiteatro romano di Verona, il 16 giugno. Una nuova produzione, con regia, scene e costumi di Stefano Poda, che è stata presentata oggi a Berlino, nella sede dell'ambasciata italiana guidata da Armando Varricchio, dalla sovrintendente e direttrice artistica dell'Arena, Cecilia Gasdia, dal vicedirettore artistico Stefano Trespidi e dallo stesso regista.
    "Un pubblico raffinato, abituato a un'offerta con pochi eguali al mondo per varietà ricchezza dell'offerta e qualità degli interpreti - ha detto nel suo saluto iniziale l'ambasciatore Varricchio - ha sviluppato con l'Italia e con i territori italiani anche grazie all'opera un rapporto speciale".
    "Siamo qui per ringraziare il pubblico tedesco del grande amore con cui segue l'Arena", ha affermato Gasdia, ricordando che "il 60% del pubblico del teatro veronese è di origine straniera e il 40% di questo 60 è costituito da tedeschi". "La programmazione della centesima stagione cade 110 anni dopo la prima dell'Arena, a causa delle interruzioni dovute nel tempo alle guerre mondiali e alla pandemia", ha spiegato ancora.
    In cartellone ci sono 8 titoli e 4 serate di gala con Roberto Bolle & Friends, Placido Domingo, Juan Diegos Flores e Jonas Kaufmann. Il 16 giugno verrà messa in scena l'Aida, che andrà in diretta in mondovisione Rai, con la star Anna Netrebko nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Yusif Eyvazov nei panni di Radamès. Si tratta di una delle due nuove produzioni proposte dall'Arena, che annuncia anche il debutto di Antonio Albanese come regista di un nuovo Rigoletto. "Credo nell'umanesimo, e credo nell'opera - ha detto Poda, intervenendo alla presentazione berlinese -. Confido nella potenzialità di un genere che ci potrà portare oltre, in questo tempo confuso, a ritrovare la dimensione umana". La sua Aida, conclude, vuole essere per ogni spettatore "un momento di ritorno all'intimità con se stesso, un gesto fondamentale", che la musica e il luogo agevolano. (ANSA).
   

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