Veneto

Cinema:Regione Veneto a fianco settore per riempiere le sale

Corazzari, 15 euro per cinque film agli under 35

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 03 OTT - Cinema a tre euro, è questa la proposta della Regione Veneto, in collaborazione con 43 sale tra le 80 attive sul territorio. "Giovani al cinema" è il progetto varato dall'ente assieme ad Agis ed Anec delle Tre Venezia che prevede un mini-abbonamento a 15 euro per gli under 35 il quale consente di visionare cinque film nell'arco di cinque mesi.
    A presentarlo è stato l'assessore alla cultura della Regione Cristiano Corazzari: "vogliamo promuovere - ha detto - la frequentazione delle sale cinematografiche che vivono una situazione molto critica, drammatica, legata alla socialità. Il filo si è spezzato durante il Covid, le abitudini sono cambiate, i frequentatori abituali delle sale sono sempre meno, ragione per cui vogliamo fare un gran lavoro di stimolo per sostenere l'attività delle nostre sale, in ottica di crescita complessiva della comunità". Corazzari si è espresso anche sul valore aggiunto di andare al cinema: "frequentare una sala non rappresenta solo un momento in cui si condividono emozioni legate al film, ma anche una scelta fortemente partecipativa, un valore di carattere culturale e di crescita della comunità. Le nostre sale sono luoghi della produzione culturale, un valore aggiunto che va riconosciuto anche rispetto alle nuove forme tecnologiche come le piattaforme di distribuzione film" L'iniziativa individua un'età di riferimento che si è "distaccata" dal cinema: "dobbiamo guardare al futuro, 15 euro permettono di vedere cinque film nelle 43 sale convenzionate, diffuse in tutte le province, con 10mila abbonamenti a disposizione, per un investimento complessivo da parte della Regione di 170mila euro. È un investimento dovuto nei confronti del settore».
    Un accordo importante anche per la presidente di Fice triveneta Giuliana Fantoni: "la nostra attività è sostenuta dai soli cinefili, i nostalgici, persone che hanno già un'affezione al cinema. Ma una grossa fascia invece ha perso l'abitudine, c'è un atteggiamento sporadico, si ricorda del cinema quando esce un film che cattura l'attenzione, il pubblico subisce più 'l'umore'".  (ANSA).



   

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