Veneto

'Strage sul lavoro', sindacati base verso sciopero generale

Cub, 120 morti al mese; se continua così più dei 1.404 del 2021

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 18 SET - "Nel 2022 si sono già avuti 1080 morti, equivalenti a 120 deceduti al mese. La proiezione sull'anno porta a superare i 1.404 del 2021. Senza considerare i lavoratori che non vengono conteggiati perché perdono la vita mesi o anni dopo ma per conseguenza diretta dell'infortunio subito, o per errore". E' quanto scrive il Centro Studi della Cub sottolineando che per "la strage sul lavoro" i sindacati di base stanno decidendo la data di uno sciopero generale.
    Alla protesta aderiscono oltre alla Cub, Sgb, Sicobas, Unicobas-Cib, Usb, Usi-Cit, A.L. Cobas, Confederazione Cobas, Sgc, Lmo, Adl varese e Cobas Sardegna.
    La mobilitazione nasce anche dalla morte dello studente di un istituto tecnico di Portogruaro (Venezia), Giuliano de Seta, che ha perso la vita a 18 anni, venerdì scorso, in un incidente in fabbrica a San Dona' di Piave (Venezia) colpito da una lastra di metallo. "Il terzo svolgendo l'alternanza scuola-lavoro", viene sottolineato.
    "Nell'industria, in agricoltura, finanche nel terziario le misure per garantire la sicurezza dei lavoratori andrebbero applicate con il massimo rigore", chiede Natale Alfonso il coordinatore nazionale Cub Scuola Università Ricerca. "Sulla morte dello studente il ministro Bianchi ha dichiarato di aver 'appreso con dolore della tragedia'. Lo invitiamo - rimarca il sindacalista - a riflettere sul concetto di 'scuola affettuosa' che gli è tanto caro e registriamo che questa volta ha mostrato il buon gusto di non promettere l'apertura di un inutile tavolo per la sicurezza. Un analogo fantomatico tavolo non ha portato ad alcun provvedimento concreto". "Il fatto - conclude Alfonso - è che Giuliano non doveva essere in fabbrica ma stare a scuola e lì formarsi come cittadino, imparare quei diritti e quei doveri che ci distinguono dai 'sudditi', primo fra tutti il diritto a un lavoro sicuro e a uno stipendio dignitoso". (ANSA).
   

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