Veneto

Doppio femminicidio a Vicenza: una lettera anonima a Lidia, 'attenta'

Nei report medici Zlatan era ritenuto "recuperato"

Zlatan Vasiljevic, Lidia Miljkovic (in alto) e la compagna Gabriela Serrano (in basso), foto dal profilo Facebook dell'uomo

Redazione Ansa

Una lettera anonima di 'avvertimento' a Lidia Miljkovic era stata trovata nella cassetta della nuova abitazione che lei e il nuovo compagno stavano acquistando a Vicenza, tre giorni prima del duplice femminicidio.

Lo ha rivelato l'uomo, Daniele Mondello. Il testo, scritto in una calligrafia quasi incomprensibile, avvertiva Lidia a 'non andare in giro', ed era firmato 'una tua amica'.

 Nei confronti di Zlatan Vasiljevic era stata emessa una "prognosi favorevole circa la futura astensione dalla commissione di altri reati", per cui aveva goduto di uno sconto di pena e la sospensione condizionale. Lo aveva scritto la Corte d'Appello di Venezia, nella motivazione della sentenza di secondo grado del processo per maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti del duplice femminicida di Vicenza. Lo rimarca il Procuratore Capo di Vicenza, Lino Giorgio Bruno, ripercorrendo la vicenda processuale di Vasiljevic.




La decisione si è basata su una relazione del Servizio dipendenze dell'Ulss 8 di Vicenza, al termine di un periodo di trattamento terapeutico e rieducativo di Vasiljevic presso l'associazione 'Ares', tra il 2019 e il 2020. "La valutazione finale è positiva - attestano i giudici d'appello - evidenziandosi una condizione di astinenza iniziata almeno un anno prima, senza ausilio di terapia farmacologica". 

Intanto la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha chiesto ai suoi ispettori di avviare approfondimenti.

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