Veneto

Libri: Si può fare, l'accoglienza dei migranti del prof. Calò

Cittadino europeo del 2018, in casa ha sei ragazzi africani

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 09 OTT - Ha accolto sei profughi a casa sua, sei ragazzi africani che ora parlano un buon italiano, che hanno un lavoro a tempo indeterminato e una casa tutta loro. La sua esperienza di accoglienza diffusa gli ha valso il premio di "Cittadino europeo 2018" da parte dell'Europarlamento. Ora Antonio Silvio Calò, professore di liceo di Treviso la racconta in un libro, "Si può fare. L'accoglienza diffusa in Europa", scritto a quattro mani con la giornalista Silke Wallenburg (142 pagine 15 euro).
    "Io, mia moglie e i nostri quattro figli siamo gente comune.
    Se l'abbiamo fatto noi, può ben farlo lo Stato, i comuni".
    Partendo dalla sua esperienza, Calò ha sviluppato un modello di accoglienza diffusa che alcune amministrazioni di sei Paesi europei stanno realizzando con i fondi della Commissione Ue.
    A Silke Wallenburg, con cui ha condiviso la sua storia e le sue idee innovative ha detto: "Lascia che gli altri mi giudichino". E così tante persone entrano in un dialogo costruttivo con lui in questo libro, dal profugo al politico europeo, dall'imprenditore al caporedattore, di destra e di sinistra. La prefazione è di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, la postfazione è di Romano Prodi.
    Calò, professore di storia e filosofia al liceo classico "Canova" di Treviso, nato a Barletta, vive ora in una canonica del capoluogo della Marca. Da più di 15 anni è orientatore universitario. Il Presidente della Repubblica lo ha premiato come Ufficiale al merito. Silke Wallenburg, politologa e giornalista olandese, vive vicino a Firenze. Ha in precedenza lavorato in Olanda come funzionario presso il Ministero dell'Interno, con responsabilità sui temi di politica della sicurezza. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it