(ANSA) - VENEZIA, 19 GEN - Scende ancora la curva dei contagi
Covid in Veneto, ma la nuova emergenza è rappresentata dai
ritardi di Pfizer nella consegna delle scorte di vaccini.
Al punto che il governatore Luca Zaia ha proposto che le
seconde dosi della profilassi "siano intanto garantite dal
magazzino nazionale".
Il dato confortante riguarda il calo dei nuovi positivi, per
il secondo giorno sotto quota 1.000: i contagi in 24 ore sono
stati 957, però è ancora molto alto il numero dei decessi, 162
in più di ieri. Il totale degli infetti dall'inizio
dell'epidemia fa superare al Veneto la quota simbolica dei
300.000 (300.127), mentre quello dei morti arriva a 8.187.
Prosegue la discesa dei ricoverati negli ospedali: ad oggi sono
2.603 (-58) i pazienti Covid nei reparti non critici, e 339
(-15) quelli nelle terapie intensive.
Preoccupa invece l'annunciato ritardo nelle consegne delle
fiale di Pfizer-BioNtech. Il governatore ha spiegato che se i
ritardi saranno confermati, ci sarà un 'buco' di circa due
settimane nelle prime vaccinazioni previste per gli
ultraottantenni. "Con i primi richiami, calcolatrice alla mano,
invece, forse dovremmo farcela" ha proseguito Zaia, che con le
altre Regioni chiederà conto nelle prossime ore al Governo della
situazione contrattuale con le società fornitrici. "Io capisco
che un'azienda può avere dei problemi - ha aggiunto - ma
vogliamo capire se siamo stati gli unici penalizzati".
"Se Pfizer volesse fare qualcosa in Veneto, noi ci siamo.
Anche con la finanziaria regionale" ha poi affermato il
governatore. "Se serve produrre un vaccino - ha concluso - siamo
qua. Pfizer ha sempre cercato in questo periodo delle realtà per
produrre e immagino che i nostri imprenditori siamo pronti. Poi,
se possiamo comprarceli autonomamente siamo qua". (ANSA).
>ANSA-IL-PUNTO/Covid: Veneto,+957 casi,Zaia, allarme vaccini
Regione supera quota 300.000 infetti da inizio crisi